“Penso sia ormai arrivato il momento di ragionare tutti insieme sul futuro dell’intera filiera editoriale perché in realtà non solo la pandemia ma anche la crisi che nasce da lontano hanno fatto sì che da parte di tutti sia necessario un passo di lato per fare due passi avanti. L’occasione è ghiotta. Vedremo se avremo tempo e ci sarà la voglia da parte di tutti per cominciare a ragionare su una riforma totale del sistema”.
Sono le parole con cui il sottosegretario per l’Editoria Giuseppe Moles ha esordito al Festival della Tv che si è svolto nel fine settimana a Dogliani, in un’intervista condotta dal direttore di Repubblica, Maurizio Molinari.
Tanti i temi toccati da Moles, che ha insistito soprattutto sulla necessità di una riforma che coinvolga l’intera filiera. “Forse è il momento – ha sottolineato - di metterci tutti intorno a un tavolo e ragionare sul futuro. Bisogna ragionare in termini di sistema”.
In particolare, Moles si è soffermato sull’importanza della distribuzione della carta stampata ricordando il ruolo fondamentale svolto dalle edicole durante la pandemia. E ha rivendicato la decisione di raddoppiare il bonus una tantum riservato alle rivendite a fronte del servizio essenziale svolto per la popolazione durante il lockdown.
Secondo il sottosegretario per l’Editoria, digitale e cartaceo devono trovare nuovi modi di dialogare, ed è compito degli Editori pensare a modelli di business in grado di farlo. Così come l’arrivo della TV non ha soppiantato la radio, internet non manderà in pensione i quotidiani, ha sottolineato. Il loro compito “è di non fermarsi all’oggi e capire i cittadini che tipo di prodotto desiderano”. E devono farlo, secondo Moles, tutelando gli attuali livelli occupazionali e puntando sulla formazione e nuove professionalità come l’analista di dati.
La pandemia ha giocato un ruolo decisivo sul settore dell’Editoria, come ha ricordato il sottosegretario. “Nel momento in cui ho assunto l’incarico, ho iniziato ad agire su due binari paralleli. Nel breve periodo, ho ritenuto necessario che in un momento di grave crisi sanitaria ed economica l’intero settore andasse sostenuto, e sono contento di aver triplicato i crediti di imposta. Ma questo nell’immediato”.
Per il rilancio del settore post pandemia, Moles ha rilevato che “sarà fondamentale il ruolo del PNRR: “ho fatto inserire nel capitolo sulle digitalizzazioni per il Recovery che i fondi possano essere utilizzati anche per le imprese editoriali. Gli interventi spot sono serviti per tenere in piedi una serie di realtà, ma bisogna iniziare a guardare al domani”.
Tra gli altri temi toccati da Moles, c’è anche la crisi dell’Inpgi: “Martedì ci sarà la prima riunione del comitato tecnico, che io ospito presso il Dipartimento, pur essendo di competenza del ministro del Lavoro, Orlando. Dobbiamo vedere se ci sono soluzioni per salvare l’Inpgi attraverso il confronto fra tutti gli attori, a cui ho chiesto di arrivare già con delle proposte”.
Poi c’è la lotta alle fake news. "La situazione è molto grave, durante la pandemia ci sono stati danni da 521 milioni per la pirateria digitale", ha dichiarato Moles, sottolineando l’importanza dell’informazione giornalistica, l’unica verificata da fonti, e quindi attendibile.
Infine Moles ha toccato il tema della direttiva europea sul copyright, approvata nel Consiglio dei Ministri di agosto in una formulazione che secondo il Sottosegretario all'Editoria potrebbe essere da esempio per gli altri Paesi dell’Eurozona. Pur riconoscendo il diritto degli editori a ricevere da parte degli OTT un corrispettivo per il prodotto editoriale che forniscono, non è infatti stato introdotto l’obbligo a raggiungere un contratto ma solo l’obbligo alla negoziazione di un equo compenso. I tempi per l'approvazione in Parlamento, ha detto Moles, dovrebbero essere abbastanza veloci, circa un mese.