Nei primi sei mesi dell’anno sono state vendute 15 milioni di copie, il 44% in più rispetto ad un anno prima, con un incremento del 42% in termini di fatturato che raggiunge i 698 milioni di euro (considerando le vendite di libri a stampa in librerie fisiche, online e grande distribuzione).
Si tratta di “Un sogno, una realtà di mezza estate”, come ha dichiarato l’AIE – Associazione Italiana Editori – nel presentare i dati frutto di un’indagine (clicca qui per scaricare le slide) dell’ufficio studi su dati Nielsen.
Un contributo importante – ha sottolineato l’AIE – è arrivato da 18App, che nei primi due mesi del 2021 registra una spesa di 75 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente. A questo si deve aggiungere la maggiore propensione alla lettura e all’acquisto, forse un’eredità positiva della pandemia: tra la popolazione 15/75 anni, dichiara di leggere più di prima il 31% dei lettori e di comprare più di prima il 25% degli acquirenti, mentre solo il 13% dichiara di leggere o acquistare meno. E forse il merito va anche ad una lieve contrazione del prezzo medio di copertina: 14,68 euro, in calo dell’1,6% rispetto al 2020 e del 2% rispetto al 2019.
“I risultati che stiamo vedendo non sono affatto casuali”, ha commentato il presidente dell’AIE, Ricardo Franco Levi: “Premiano infatti l’impegno degli editori e di tutti gli altri soggetti della filiera del libro che hanno continuato a investire e a innovare anche nei mesi più difficili della pandemia. E premiano Governo e Parlamento che hanno salvaguardato il settore, innanzitutto consentendo l’apertura delle librerie durante i periodi di lockdown e poi varando importanti misure di sostegno alla domanda i cui effetti virtuosi sono adesso sotto gli occhi di tutti”.
La bella notizia è che a muoversi è tutto il mercato, non solo i bestseller. I 50 titoli più venduti pesano sul totale del mercato solo per il 7,7% a valore di copertina, a conferma di una prevalenza di vendite diffuse su un gran numero di titoli. Anche i generi evidenziano una crescita uniforme con alcuni picchi che riguardano i libri su giochi e tempo libero ( 302%), i fumetti ( 214%), l’attualità politica ( 99%), la critica letteraria trainata dai libri su Dante ( 94%) e biografie e autobiografie ( 85%).
Per quanto riguarda, infine, i canali di vendita, si conferma il boom dell’online che raggiunge quota 327,9 milioni di euro di fatturato nei primi sei mesi del 2021 (pari al 47% del mercato) rispetto ai 184,6 milioni del 2019. Ciò non impedisce però anche alle librerie di fare uno scatto in avanti. Quelle indipendenti e di catena hanno raggiunto nel complesso quota 332,9 milioni di euro di fatturato, superando così le difficoltà del 2020 e facendo meglio anche rispetto al 2019 (313,6 milioni). Più difficile la situazione della grande distribuzione organizzata.