Sono tante le singolarità del nuovo giornale che sta per nascere in Trentino, a partire dal nome: “il T”. Basta una lettera maiuscola per identificare una testata che rivendica a gran voce il forte legame con il territorio che intende rappresentare.
L’appuntamento in edicola è per giovedì 3 novembre. Mancano dunque solo poche settimane per scoprire il volto del nuovo quotidiano fortemente voluto dal mondo imprenditoriale locale e che nasce con un compito importante: aumentare la pluralità dell’informazione e controbilanciare l’egemonia de L’Adige, lo storico giornale di Trento che fa capo alla famiglia Ebner e che è rimasta l’unica testata locale della zona dopo la chiusura, nel 2021, de il Trentino (che nel frattempo era passato nelle mani di Ebner dando vita ad una pericolosa concentrazione editoriale con due giornali locali nella stessa area controllati dalla stessa proprietà).
L’annuncio ufficiale della nascita del nuovo quotidiano era arrivato lo scorso 24 maggio con una conferenza stampa organizzata per l’occasione. Un annuncio che non era passato inosservato. Innanzitutto per la decisione di dare vita a un quotidiano cartaceo in un momento in cui le vendite in edicola sono in flessione (anche se i dati di luglio hanno sorpreso in positivo evidenziando un inatteso incremento diffuso delle vendite) mentre i prezzi della carta sono alle stelle.
In secondo luogo proprio per il fatto che tra i promotori dell’iniziativa editoriale ci fosse anche Confindustria oltre ad altre associazioni imprenditoriali: dai costruttori dell’ANCE agli albergatori dell’ASAT, ma anche l’Associazione Artigiani di Trento e la Federazione Trentina della Cooperazione riuniti in una neo costituita società no profit.
Tra i più convinti promotori di questa impresa editoriale c’è infatti Fausto Manzana, presidente di Confindustria Trento e fondatore, oltre che amministratore delegato, di GPI; società quotata in Borsa attiva nei servizi sanitari e alla Pubblica Amministrazione con oltre 8.000 dipendenti. Accanto a lui c’è Luciano Paris, ex amministratore delegato dell’Adige.
Con questo nuovo giornale, afferma Manzana in un’intervista a Prima Comunicazione, vogliamo essere “espressione dei moderati, del partito del sì, del dibattito, del confronto su temi come il futuro dell’autonomia della Provincia, che dobbiamo ogni giorno meritarci e del cui secondo statuto ricorre il cinquantesimo anniversario, ma anche il cambiamento climatico, la sostenibilità, il futuro dei nostri giovani, il lavoro e la denatalità, il sociale. Vogliamo parlare di gestione dei rifiuti, Valdastico, agricoltura biologica, turismo montano, se vale o non vale la pena innevare a bassa quota. Riteniamo che Il T possa rappresentare quella maggioranza silenziosa che in questo momento si vede svilita e a cui vengono date in un tweet risposte che dovrebbero essere complesse. Questo no. Saremo l’antitesi dei tweet”.
Sale dunque l'attesa per il debutto de "il T". Accanto al quotidiano in edicola ci sarà la versione digitale oltre al sito e ai social. Una ventina i giornalisti che formano la redazione, guidati dal direttore Simone Casalini.