COMUNICATO STAMPA - Con il D.P.C.M. 30 aprile 2024, sono state aumentate le risorse destinate alle misure di sostegno delle edicole (cd. Bonus edicola), utilizzando le somme residue, destinate alle edicole e non utilizzate nel 2022, complessivamente pari a euro 10.718.000.
Il Commissario SNAG Nazionale Giovanni Da Pozzo ha rilasciato il seguente commento: “Non posso che ringraziare, a nome degli edicolanti, il Governo, ed in particolare il Sottosegretario Barachini, per aver raddoppiato le somme destinate al bonus edicola 2023, tenuto conto dell’elevato numero di domande pervenute da parte della rete di vendita.
Un segnale importante che dimostra l’attenzione del Governo per le edicole e che conferma quanto queste misure di sostegno siano indispensabili per conservare una rete di vendita dedicata all’informazione diffusa sul territorio e per garantire il diritto dei cittadini di accedere all’informazione a mezzo stampa.
Allo scopo di garantire l’effettiva tutela del diritto di informare e di ricevere informazioni a mezzo stampa, diritto costituzionalmente riconosciuto dall’art. 21 della Costituzione, nonché di sostenere l’abitudine alla lettura, di promuovere la crescita culturale e di perseguire una efficace politica di contrasto alla disinformazione e alle fake news, è essenziale assicurare un livello di accesso all’informazione adeguato, riducendo le asimmetrie, fra le aree geografiche e fra le persone, attraverso una rete dedicata alla vendita della stampa quotidiana e periodica “capillare” e “diffusa” sul territorio.
In questi ultimi anni, grazie alle varie misure di sostegno delle edicole, si è arginato il trend di chiusure dei punti vendita esclusivi che, al netto delle nuove aperture, è passato dal -13,3% del 2019 ad una media del -3,9% annuo nel periodo 2020-2023 (vedi slide allegata).
Particolare apprezzamento deve essere espresso anche per la formulazione tecnica del bonus edicola elaborato dal Dipartimento, che coniuga incentivi per investimenti tecnologici, ammodernamento e servizi innovativi e contributi per le spese di gestione dei punti vendita, con una attenzione particolare alle aree interne (dove la rete di vendita è più fragile ma ancora più essenziale per garantire la diffusione della stampa).
Auspico - ha concluso Da Pozzo - che misure di tale tenore possano essere riproposte anche in previsione della prossima Legge di Bilancio”.