Nel corso dell’assemblea generale della Federazione italiana editori giornali, che si è svolta il 25 giugno scorso, gli editori hanno invitato il Governo "a superare la logica degli interventi frammentati ed emanare al più presto una legge per l’editoria". Una richiesta a cui si è unita immediatamente anche la FNSI-Federazione Nazionale Stampa Italiana, secondo cui “è inderogabile una nuova legge che tuteli il giornalismo professionale".
Tra i punti principali che gli editori vorrebbero vedere inseriti in tale legge c'è la promozione di "un'informazione di qualità sostenendo le imprese editrici con contributi, almeno per cinque anni, in rapporto ai lettori e agli utenti unici e con il credito sull’acquisto della carta per il triennio 2024-2026".
La legge dovrebbe inoltrefinanziare "i necessari strumenti di risoluzione delle crisi occupazionali" eprevedere "interventi efficaci nella distribuzione e vendita della stampa".
In quest'ultimo caso, che è quello che riguarda la rete di vendita della carta stampata, gli editori vorrebbero chiedere al Governo: "agevolazioni fiscali per chi attiva nuovi punti vendita, contributi alle edicole per l’installazione e la gestione di distributori automatici di pubblicazioni editoriali nonché per la consegna a domicilio e l’attività di fornitura delle pubblicazioni ad altri esercizi commerciali, incentivi ai punti vendita dei piccoli comuni e delle aree periferiche, contributi alla rete di distribuzione per la consegna in zone decentrate".
Tra le richieste anche il finanziamento di "campagne istituzionali per assicurare la trasparenza delle amministrazioni pubbliche".
Gli editori hanno inoltre espresso soddisfazione per l’autorizzazione da parte della Commissione europea del contributo per le copie cartacee vendute nel 2022 e del contributo per gli investimenti in tecnologie innovative effettuati nel corso del 2023.
La FNSI si unisce alla richiesta degli editori
A distanza di 24 ore anche il sindacato dei giornalisti si è unito alla richiesta avanzata dalla Fieg. Per la Segretaria generale FNSI, Alessandra Costante, "abbiamo davanti sfide fondamentali per la sopravvivenza dell'informazione, ma per vincerle abbiamo la necessità di strumenti legislativi adeguati. Non possiamo che accogliere con favore la proposta degli editori, se parte dalla necessità di rilanciare l'autorevolezza, l'autonomia e l'indipendenza dei giornalisti e dei media".
"Pensiamo - ha aggiunto la Segretaria - che l'informazione di qualità e l'informazione professionale debbano trovare una forte tutela ed un fortissimo sostegno da parte del parlamento italiano e del governo".
"Lo scorso anno - ha proseguito - la Fnsi ha proposto, tra le altre cose, un bonus informazione per gli abbonamenti online. Ma ha anche chiesto una riforma delle leggi che governano l'informazione perché non sono più adeguate e fotografano un mondo che non esiste più".