Dopo aver regalato un sorriso a milioni di clienti per 61 anni, dall’alba al tramonto per 7 giorni su 7, facendo solo qualche giorno di ferie, la signora Liana, titolare dell’edicola nel centro di Forlì, proprio sotto il loggiato del Comune, va in pensione lasciando un vuoto incolmabile nella città.
Si riporta l’articolo pubblicato sabato primo luglio sul sito di ForliToday.
Quello di sabato 29 giugno è stato l’ultimo giorno di attività dell’edicola Cicognani, storico punto vendita di quotidiani e riviste sotto il loggiato di Piazza Saffi. Il volto dell’edicola, Liana, va in pensione dopo 61 anni. Sabato mattina, a portarle il saluto, Marinella Portolani, presidente del Sindacato nazionale autonomo Giornalai Snag Forlì-Cesena e Romagna e consigliera nazionale del sindacato stesso, ed ex edicolante per 32 anni.
“È con affetto e riconoscimento che ho portato i miei ringraziamenti e la riconoscenza per la professionalità e la dedizione al suo lavoro da 61 anni, con un mazzo di fiori, coloratissimi come il sorriso che Liana ha regalato in tutti questi anni, e lo dico con certezza, a milioni di clienti dall’alba al tramonto per 7 giorni su 7, facendo solo qualche giorno di ferie. Il sindacato Snag, al quale Liana era iscritta, la ringrazia”, le parole di Portolani.
“La chiusura ridurrà ulteriormente il numero delle edicole presenti sul territorio - rimarca Portolani -. Essere edicolanti significa dedicare ed aver dedicato la propria vita alla collettività e all'informazione, essere stati un punto di riferimento per il quartiere e oggi più che mai per le fasce più deboli”. Infatti, prosegue Portolani, “gli anziani non hanno mai abbandonato il cartaceo e poi ci sono i bambini che come sempre vedono e riconoscono nell’edicola un luogo affascinante. Il calo delle vendite attanaglia il settore e le chiusure delle edicole moltiplicano”.
“Come sindacato Snag, del quale da più di 30 anni sono presidente nella provincia di Forlí-Cesena, negli ultimi 4 anni insieme ai vertici del sindacato abbiamo portato ossigeno agli edicolanti con bonus e crediti di imposta che hanno frenato un po’ le chiusure, ma il Governo e le Amministrazioni locali devono intervenire in maniera strutturale e con sollecitudine per salvare il salvabile”, conclude.