È partito il countdown per la nona edizione di #ioleggoperché, il progetto nazionale di educazione e promozione della lettura nelle scuole organizzato dall’Associazione Italiana Editori (AIE), che sarà in programma dal 9 al 17 novembre.
Numeri da record: per la prima volta partecipa più di una scuola su due
L'iniziativa è finalizzata alla creazione e al potenziamento delle biblioteche scolastiche e quest’anno presenta numeri da record. Per la prima volta più di una scuola su due partecipa al progetto, che vede coinvolte oltre 4,2 milioni di studenti, 28.285 scuole (contro le 25.394 della precedente edizione), 350 nidi e 3.939 librerie sparse sul territorio.
È la conferma che siamo di fronte ad un progetto sociale collaudato, che mobilita da nove edizioni il mondo del libro, le scuole, le istituzioni, i media e il pubblico per un fine comune: avvicinare bambini e ragazzi alla lettura per formare i giovani lettori di domani perché, come recita il claim della nona edizione, “Il futuro inizia con un libro”.
Incentivare la lettura su carta: iniziativa che piace anche alle edicole
#ioleggoperché piace anche al mondo delle edicole, che osservano da tempo un allontanamento dei giovani dalla lettura dei giornali cartacei e hanno la necessità di garantirsi un ricambio generazionale di lettori.
Grazie alla lettura dei libri cresce nei ragazzi la curiosità, e con essa l’immaginazione e il pensiero libero, essenziali per coltivare i propri sogni, affrontare le sfide, diventare gli adulti consapevoli e informati di domani.
Proprio di recente, il mondo dell’istruzione e quello del giornalismo hanno stretto un patto per aiutare i giovani - attraverso le pagine dei giornali - ad una lettura della realtà depurata dalle fake news, per spingerli a rivalutare la lettura su carta e la scrittura a mano in un mondo sempre più dominato dal digitale. Un messaggio arrivato dal ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’Editoria, Alberto Barachini, e da Alessandra Costante, Segretaria Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.
Cipolletta (Presidente AIE): ogni libro donato è un investimento sul futuro
“Donare un libro alle scuole è un gesto semplice, che però può fare la differenza, lasciando per sempre un segno nel futuro di bambini e ragazzi” ha sottolineato il presidente di AIE, Innocenzo Cipolletta, aggiungendo che “ogni libro donato non è solo una risorsa per il presente, ma un investimento: le biblioteche scolastiche sono vere e proprie infrastrutture della lettura e rappresentano una delle più grandi occasioni per bambini e ragazzi. Chi non le ha, parte svantaggiato. Nasce da qui il senso di #ioleggoperché. E siamo tutti coinvolti e responsabili”.
Donati finora alle scuole oltre due milioni di libri nuovi
Organizzata dall’Associazione Italiana Editori, #ioleggoperché è resa possibile dal sostegno del Ministero della Cultura attraverso il Centro per il Libro e la Lettura ed è portata avanti in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, l’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), l’Associazione Librai Italiani (ALI) aderente a Confcommercio, il Sindacato Italiano Librai e Cartolibrai (SIL), con il supporto di Fondazione Cariplo e con il patrocinio di SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori. Ha inoltre il sostegno di Lega Serie A, Serie A Femminile, Lega Serie B, Serie C, Mediafriends e Rai Per la Sostenibilità - ESG.
Inoltre, accanto agli Ambassador storici, il conduttore Rudy Zerbi e la campionessa olimpica Sofia Goggia, quest’anno si sono inseriti i giornalisti Benedetta Parodi e Fabio Caressa oltre a due “ambasciatori speciali” come Federico Mollicone e Roberto Marti, rispettivamente presidenti della Commissione Cultura della Camera e del Senato.
Tuttavia, al successo dell’iniziativa contribuiscono in primis l’energia, l’impegno e la passione finora mostrata da insegnanti, studenti, librai, editori e naturalmente dal pubblico che si reca in libreria per donare un libro alle scuole. Lo testimoniano i numeri, con oltre due milioni di libri nuovi donati alle scuole, che oggi - grazie a #ioleggoperché - arricchiscono il patrimonio librario delle biblioteche scolastiche di tutta Italia.
Grazie a #ioleggoperché, 1 scuola su 4 ha aperto una biblioteca scolastica
Da un’indagine condotta dall’Ufficio studi AIE su un campione di scuole partecipanti alla scorsa edizione, emerge che, grazie a #ioleggoperché, 1 scuola su 4 ha dichiarato di aver aperto, o prevede di creare, una biblioteca scolastica. Inoltre, l’87% delle scuole ha aderito a più edizioni, dimostrando un forte legame con l’iniziativa.
I dati mostrano inoltre come con #ioleggoperché, le biblioteche scolastiche stiano diventando presidi sempre più fondamentali per la promozione della lettura, con il 66% delle scuole che ha attivato laboratori dedicati e più del 25% che ha migliorato i servizi di prestito di libri agli studenti. Emerge inoltre che più di una scuola su quattro (il 26% circa) utilizza la biblioteca anche come supporto alla programmazione didattica, sottolineando così il ruolo cruciale che le biblioteche possono svolgere nell’educazione.
In questo contesto, #ioleggoperché si conferma quindi non solo una campagna di donazione di libri ma uno strumento per incrementare le risorse educative e culturali delle scuole, offrendo un accesso più equo ai libri e favorendo la formazione di nuovi, piccoli, lettori.
Come funziona #ioleggoperché
Potendo contare su questi dati, le quasi 4.000 edicole aderenti all’iniziativa si attendono anche quest’anno un’elevata affluenza di pubblico per l’acquisto di libri da donare alle scuole dei quattro ordinamenti: infanzia, primarie, secondarie di primo e secondo grado.
Non sono solo i lettori a donare libri alle biblioteche scolastiche. Al termine della raccolta, gli editori aderenti doneranno oltre 100.000 libri, che verranno riparti tra le scuole che avranno fatto regolare richiesta del contributo tramite il portale #ioleggoperché. I libri donati degli editori verranno suddivisi in modo che all’interno di ogni ordine scolastico tutte le scuole ricevano il medesimo numero di libri, e il numero di libri destinato a ciascun ordine scolastico potrà essere diverso.