Non sono solo i giornali cartacei a soffrire un calo di vendite. Anche il mercato dei libri è in una fase di contrazione ed è alla ricerca di nuovi lettori, oltre che di un sostegno da parte del Governo.
Vendite calate dell’1,6% nei primi otto mesi
Secondo gli ultimi dati resi noti dall’Aie, Associazione Italiana Editori, nei primi otto mesi dell’anno il mercato di varia, ovvero romanzi e saggi venduti nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione, ha segnato una flessione dell’1,6% a copie e dello 0,1% a valore rispetto all’analogo periodo 2023.
Nel dettaglio, da gennaio ad agosto sono state vendute 63,2 milioni di copie, per un controvalore pari a 915,2 milioni di euro. Rispetto al 2023, si sono dunque perse 998 mila copie e si sono persi a valore 0,7 milioni di euro.
Rimane tuttavia positivo il confronto con il 2019, che evidenzia una crescita del 16,6% a copie e del 24,6% a valore.
Futuro incerto
I dati confermano che la crescita del libro registrata negli anni del Covid si è fermata.
“Abbiamo purtroppo aspettative negative per il 2025 perché il 2024 aveva ancora una serie di provvedimenti che funzionavano come la vecchia 18App che era attiva fino ad aprile di quest'anno. Nel 2025 non ci saranno più i residui della 18App e stiamo vedendo che le nuove carte del Merito e della Cultura non funzionano assolutamente", ha detto all'ANSA il Presidente dell’Aie, Innocenzo Cipolletta.
Cosa chiedono gli editori
A preoccupare ulteriormente l’Aie è anche il fatto che la legge di bilancio 2025 non contiene alcun provvedimento in favore del mercato del libro. “Quest’anno sono arrivati a scadenza alcuni provvedimenti importanti come i 30 milioni per le biblioteche, è stata cambiata la ’18 App’ e la nuova versione funziona non correttamente”, ha dichiarato Cipolletta sostenendo l’importanza che “queste misure possano essere rifinanziate e aumentate nel 2025”.
Nel frattempo la filiera del libro si è riunita e ha inviato una lettera al Governo per chiedere un incontro al ministro della Cultura Alessandro Giuli, convinto sostenitore della lettura. In occasione della campagna #ioleggoperché per la diffusione dei libri nelle scuole, Giuli aveva dichiarato che “la lettura è il miglior antidoto contro la violenza, l’indifferenza, l’isolamento sociale e lo sradicamento. Ogni libro donato è come un albero che si pianta nel giardino della grande comunità culturale italiana”.