In occasione del convegno Editoria e media nell’era digitale. Riflessioni sul futuro a 20 anni dalla Legge Gasparri che si è svolto il 28 novembre scorso in Senato, il Sottosegretario all’Informazione e all’Editoria, Alberto Barachini, ha ribadito il sostegno del Governo al settore dell'editoria attraverso l'arrivo di nuovi fondi e di nuovi interventi di tutela, volti anche a preservare il sistema editoriale nazionale dalla concorrenza degli over the top, ossia dei colossi del web.
“Stiamo lavorando per incrementare i fondi all’editoria. Stiamo cercando di rivedere i criteri di assegnazione dei fondi e ovviamente di aumentare i fondi dove è necessario”, ha detto il Sottosegretario sottolineando il “momento di svolta” che sta vivendo il settore e l'importanza di difendere “l’integrità dell’informazione” come pure “i livelli occupazionali del giornalismo che sono strategici per il Paese”.
Nuovi criteri per l’assegnazione dei fondi
A fronte di un nuovo panorama dell'informazione, secondo Barachini «il sistema editoriale si difende se riusciamo a fare in modo che a livello fiscale e di responsabilità editoriale tutti giochino la stessa partita. Partendo da qui - ha aggiunto - è chiaro che occorre ripensare il sistema in ottica diversa: non si deve più regolare il settore in relazione alla raccolta di copie, ma di raccolta di risorse pubblicitarie».
Secondo Barachini, infatti, «l'equilibrio delle risorse pubblicitarie è fondamentale. Se il tema è superare l'asimmetria tra i diversi soggetti, non possiamo non rivedere le norme sulla web tax” e per farlo, secondo il Sottosegretario, si deve “escludere dal pagamento gli editori e il mondo dell'informazione».
Potrebbe dunque essere accolto l’appello della Fieg, che aveva chiesto al Governo un ripensamento sulla decisione di estendere la web tax - introdotta nel 2019 per colpire i ricavi generati in Italia dai colossi del web come Google e Facebook - a tutte le imprese attive nei servizi digitali.
Quotidiani locali fragili, bisogna fare squadra
Barachini è inoltre tornato a parlare della necessità di sostenere i quotidiani locali “che vivono una crisi di vendita importante”. Per questo motivo, ha detto il Sottosegretario, “occorre ripensare il sostegno all’editoria, i grandi devono aiutare chi oggi fa più fatica. Dobbiamo difendere le realtà nazionali" e per farlo "serve il coinvolgimento di Agcom, dell’Antitrust, del Parlamento".
Qualche giorno prima, nel suo intervento al convegno organizzato dall’agenzia Adn Kronos sulla Trasformazione digitale dentro l’Ai, Barachini aveva già puntato il dito sulla fragilità dei quotidiani locali sottolineando la necessità del sistema di fare squadra. Nella stessa occasione il Sottosegretarioaveva sottolineato che “il sistema integrato della comunicazione si regge se si sostiene tutto assieme e, se si vuole sostenere, i grandi partecipano al dibattito, prendono una gran parte del sostentamento ma ne lasciano una parte ai piccoli”, ribadendo che “il sistema si difende tutto assieme, altrimenti perdiamo la creatività che arriva dai giornali locali in un sistema che si regge anche grazie a loro”.
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