Ultime notizie

Home / news

Giornali sempre più marginali nell'informazione degli italiani. Ecco la fotografia del Censis

06 Dicembre 2024

Meno lettori di giornali, sia cartacei che digitali, mentre si consolida l’utilizzo dei siti web. Non solo. L’83,7% degli italiani utilizza lo smartphone per informarsi ma al tempo stesso sono in aumento i lettori di libri. La fotografia dei consumi mediatici degli italiani che emerge dal 58esimo Rapporto del Censis sulla situazione del Paese altro non fa che decretare le difficoltà della carta stampata in favore del web.

I quotidiani sono letti dal 22% della popolazione

Per i media a stampa - si legge nella nota del Censis - viene ulteriormente accentuata la crisi ormai storica, a cominciare dai quotidiani cartacei venduti in edicola. Se nel 2007 erano letti dal 67,0% degli italiani, nel 2023 tale percentuale si riduce al 22% con una flessione del 3,4% rispetto all’anno precedente e del 45% negli ultimi quindici anni. Sono in flessione anche i lettori dei settimanali (-1,7%) e dei mensili (-2,8%).

Se la carta piange, l’online non sorride. Il Censis rileva che anche gli utenti dei quotidiani online diminuiscono: sono il 30,5% degli italiani, in flessione del 2,5% in un anno. Sono invece stabili quanti utilizzano i siti web d’informazione generici, ossia il 58,1% come già nel 2022, cresciuti del 21,6% dal 2011.

Si consolida l’utilizzo di internet

Più in generale, il Censis osserva che “il breve e intenso periodo tra il 2019 (l’anno prima della pandemia) e il 2023 ha segnato l’affermazione definitiva del paradigma biomediatico in tutti gli strati della società: ormai anche i tre quarti delle persone anziane e i quattro quinti dei soggetti meno istruiti hanno familiarità con strumenti connessi in rete”.

Dal rapporto del Censis emerge che nell’ultimo anno si è registrato “un consolidamento dell’impiego di internet da parte degli italiani (l’89,1% di utenza, con una differenza positiva di 1,1 punti percentuali in un anno), mostrando una forte sovrapposizione con quanti utilizzano gli smartphone (l’88,2%) e i social network (82,0%)”.

Lo smartphone come strumento di informazione

L’83,7% degli italiani si informa utilizzando lo smartphone anche se poi solo il 25,4% legge sullo smartphone interi articoli mentre il 13,2% si limita ai titoli. E ancora: il 12,3% legge anche i commenti dei lettori e dei follower, il 12,1% guarda prevalentemente i video (è il pubblico più giovane: il 16,7% nella fascia tra i 14 e i 29 anni), l’8,1% guarda solo le immagini (il 9,7% tra i giovani), il 5,2% commenta articoli e scrive post, il 4,6% li condivide, il 3,7% usa lo smartphone per informarsi ascoltando i podcast

“Si possono quindi suddividere gli utenti tra lettori e visualizzatori. I visualizzatori - spiega il Censis - sono ancora una minoranza, ma destinata a moltiplicarsi, sia perché incoraggiata dalle piattaforme che si fondano su questa modalità di comunicazione (Instagram, Telegram, TikTok), sia per la disabitudine a leggere testi lunghi”.

Piattaforme online, vince WhatsApp

Quanto ai social media, il Censis evidenzia che tra i giovani (14-29 anni) si registra un consolidamento nelle abitudini di impiego delle piattaforme online. Il 93,0% utilizza WhatsApp, il 79,3% YouTube, il 72,9% Instagram, il 56,5% TikTok. In lieve flessione, oltre a Facebook (passato dal 51,4% di utenti in questa fascia d’età nel 2022 al 50,3%), anche Spotify (dal 51,8% al 49,6%) e X/Twitter (dal 20,1% al 17,2%).

Diminuiscono, invece, gli utenti di Telegram che scendono dal 37,2% del 2022 al 26,3%, quelli di Snapchat dal 23,3% all’11,4%, mentre LinkedIn si attesta al 9,6%.

Si arresta l’emorragia dei lettori di libri, stabili gli e-book

In Italia i lettori di libri, anche saltuari (almeno un libro l’anno), nel 2023 rappresentano complessivamente il 48,3% della popolazione. Erano il 42,7% l’anno prima, il 43,7% nel 2019, ma il 59,4% nel 2007.Più della metà della popolazione italiana non legge affatto, dunque, sia libri a stampa che in formato e-book. Se poi si considera chi ha letto almeno tre libri a stampa nell’arco dei dodici mesi, ci si arresta a un quarto degli italiani (il 25,1%), con un piccolo miglioramento rispetto al 2019, quando la percentuale si fermava al 21,3%.

Il Censis rileva inoltre che gli italiani che leggono volumi cartacei sono il 45,8% del totale ( 3,1% rispetto allo scorso anno, ma -13,6% rispetto al 2007) e il 5,3% utilizza gli audiolibri. La ripresa invece non riguarda i lettori di e-book, che rimangono stabili al 12,7% degli italiani (-0,6% in un anno).

Tv e radio restano in cima alle preferenze degli italiani

Complessivamente, la fruizione della televisione rimane pressoché stabile, passando dal 95,1% di utenza nel 2022 al 95,9% nel 2023, con la tv tradizionale (il digitale terrestre) che registra un 0,9% di telespettatori rispetto all’anno precedente, una crescita dell’utenza della tv satellitare ( 2,1%), un forte rialzo della tv via internet (web tv e smart tv salgono al 56,1% di utenza, con un 3,3% in un anno) e il boom della mobile tv, che è passata dall’1% di spettatori nel 2007 al 33,6% di oggi.

I radioascoltatori sono il 78,9% degli italiani, con una lieve flessione da un anno all’altro (-1,1%). In particolare, mentre la radio ascoltata in casa attraverso l’apparecchio tradizionale subisce un calo, passando al 45,6% di utenza (-2,4% rispetto al 2022), l’autoradio si attesta al 69,1%, ritornando ai livelli antecedenti alla pandemia. E i fruitori di podcast online sono il 10,1% degli italiani.

Nella legge di Bilancio 2025 non c’è traccia di aiuti per l’editoria. Sono stati stanziati soldi per il sostegno del cinema e degli spettacoli dal ...
A pochi mesi dalla fine dell’anno, l’andamento degli investimenti pubblicitari sulla carta stampata si conferma negativo. Sulla base ...
Con apposito comunicato (n.136 del 27 novembre 2024), il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha ufficializzato il rinvio dei termini di ...
In occasione del convegno Editoria e media nell’era digitale. Riflessioni sul futuro a 20 anni dalla Legge Gasparri che si è svolto il ...

SNAG - Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai
Codice Fiscale 80108230154
Via San Vito, 24 - 20123 Milano
0286984413
0280298390
@ segreteria@snagnazionale.it

Seguici su: