Negli ultimi anni è diventato evidente come le edicole non possano più limitarsi al ruolo tradizionale di punti vendita di quotidiani e periodici. La trasformazione del mercato editoriale, la digitalizzazione dell’informazione e il cambiamento delle abitudini di consumo impongono un’evoluzione che va oltre il semplice banco di vendita. Diversificare i servizi, aprirsi al digitale e intercettare nuove opportunità è ormai una condizione necessaria per garantirne la sostenibilità.
Accanto a questi fronti, se ne apre uno spesso sottovalutato ma ricco di potenzialità: le edicole come luoghi di eventi, micro-piazze urbane e presìdi di comunità capaci di ospitare iniziative culturali, commerciali e di comunicazione. Spazi di prossimità che possono generare valore per gli edicolanti, visibilità per i brand e occasioni di incontro per i cittadini.
Le edicole hanno una caratteristica unica: sono ovunque. Diffuse in maniera capillare, collocate in punti strategici delle città – incroci, fermate dei mezzi, piazze, aree pedonali – rappresentano già oggi presìdi urbani riconoscibili, familiari e affidabili. Questa presenza radicata, unita a una clientela abituale, le rende spazi naturalmente predisposti alla relazione. Non solo punti vendita, ma veri luoghi di contatto tra persone, informazioni e servizi.
È proprio da questo potenziale relazionale che nasce l’idea di trasformare le edicole in piccoli hub per eventi e attivazioni di brand. Presentazioni di prodotti, incontri con autori, piccole installazioni temporanee o iniziative culturali possono trovare spazio in scala ridotta, ma con un forte impatto comunicativo. L’edicola diventa così un luogo vissuto, capace di parlare al territorio.
Un ulteriore elemento strategico è la possibilità di brandizzare temporaneamente un’edicola: grafiche dedicate, materiali coordinati, allestimenti leggeri. Un presidio elegante, diffuso e sostenibile per le aziende, e una fonte di reddito aggiuntiva per gli edicolanti. In questo passaggio concettuale l’edicola evolve in micro-hub urbano, capace di ospitare idee, contenuti e nuove opportunità di business. Le aziende cercano autenticità, le comunità punti di relazione, gli edicolanti nuovi modi per valorizzare la propria attività: l’evento in edicola diventa il punto di sintesi.
Alcune esperienze recenti lo dimostrano. Tre esempi diversi, un’unica direzione: l’edicola che torna a essere un punto vivo della città. Non più solo luogo di vendita, ma spazio aperto, dinamico e contemporaneo, capace di interpretare i nuovi linguaggi urbani e di costruire relazioni. Una frontiera su cui SNAG intende continuare a investire.
Il tour milanese de Il Milanese Imbruttito per il lancio del libro Ricordati di ridere ha trasformato le edicole in piccoli palcoscenici di prossimità, capaci di attirare pubblico e curiosità. In particolare, l’incontro in Corso Venezia ha mostrato come un’edicola possa diventare, anche solo per poche ore, un luogo di partecipazione spontanea e coinvolgente. Un modello replicabile che SNAG considera una concreta opportunità per il futuro del settore.
Un’altra declinazione, dal forte valore sociale, è stata “Un’Edicola Blu” a Monza, in occasione della Giornata Mondiale del Diabete. L’edicola di Ponte dei Leoni ha ospitato un progetto di sensibilizzazione dedicato ai bambini con diabete di Tipo 1 e alle loro famiglie, confermando come questi spazi possano diventare luoghi di comunità, ascolto e cultura, anche grazie al supporto organizzativo di SNAG.
Infine, l’esperienza dell’Edicola Fab! a Milano, che ha unito editoria, lifestyle e beauty vibes: colori, energia e una pesca delle sorprese che ha fatto impazzire il pubblico! E poi è bastato il sorriso e il saluto di Michelle Hunziker perché l’edicola si trasformasse in un vero red carpet. Un’icona di simpatia e spontaneità, capace di catalizzare l’attenzione e portare un valore mediatico immediato all’iniziativa.