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Pubblicità in crescita sulla carta stampata

12 Aprile 2023

Dopo un 2022 in frenata, il 2023 parte in crescita per la raccolta pubblicitaria sulla carta stampata. Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Stampa FCP, a febbraio il fatturato pubblicitario sul mezzo stampa ha registrato un incremento del 5,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

A febbraio salgono gli investimenti su quotidiani ( 5,9%) e periodici ( 2,5%)

Scendendo nel dettaglio, a febbraio i quotidiani hanno messo in evidenza una crescita del fatturato del 5,9%.

A fare da traino sono stati gli investimenti della pubblicità Legale ( 36,0%) e di quella Commerciale nazionale ( 12,1%), mentre è continuata la contrazione della pubblicità locale (-2,3%) e di quella Finanziaria (-17,7%).

Febbraio è stato un mese positivo anche per i periodici, che nel loro complesso hanno registrato un andamento a fatturato del 2,5%. All’interno di questa categoria, si sono evidenziati andamenti contrastanti: Settimanali 1,2%, Mensili -5,9% e le Altre Periodicità 123,4%.

… in un mercato che in generale inizia l’anno in positivo

Secondo i dati forniti da Nielsen, il 2023 è partito con il segno più per gli investimenti pubblicitari, con una crescita complessiva del mercato del 2,1% (se si esclude dalla raccolta web la stima di Nielsen su search, social, classified e dei cosiddetti “Over The Top”) a gennaio rispetto all’analogo mese del 2022.

“Tutti i mezzi sono in crescita: non accadeva dal giugno 2021 e il dato in quel periodo era riferito al giugno 2020 che ci riporta al nefasto periodo del lock-down”, ha commentato Alberto Dal Sasso, Adintel Southern Europe Cluster Leader di Nielsen, sottolineando che “il 2023 parte sotto i migliori auspici”.

2022 in flessione per la pubblicità sulla carta stampata

Tornando alla carta stampata, l’anno scorso era terminato con una flessione del 5,8% del fatturato pubblicitario sul mezzo stampa, come emerso dai dati forniti dall’Osservatorio Stampa FCP.

Al dato complessivo del 2022 ha contribuito la contrazione del 6,1% del fatturato sui quotidiani, con cali generalizzati di tutte le tipologie di pubblicità: -5,5% la pubblicità Commerciale nazionale, -4,1% la pubblicità Commerciale locale, -9,2% la Legale, -7,1% la Finanziaria, -11,1% la Classified.

Andamento negativo anche per il fatturato sui periodici con un calo nel 2022 su base annua del 4,9% e in particolare del 5,7% per i Settimanali, del 4,6% per i Mensili a fronte di un incremento del 4,3% per le Altre Periodicità.

…ma il mercato nel complesso ha chiuso lo scorso anno in lieve crescita

Se però si considera la raccolta pubblicitaria nel suo complesso, il 2022 è stato un anno in lieve crescita. Nielsen indica una performance del 0,1% rispetto all’anno precedente, un trend in linea con il 2021 e che si prevede verrà confermato anche nell’anno in corso.

Come ha sottolineato Alberto Dal Sasso “vi è una regola empirica che segue il mercato pubblicitario che si è sempre confermata negli ultimi 15 anni: quando il PIL cresce di oltre un punto percentuale, l’advertising chiude sempre sopra lo zero. Anche quest’anno la regola, come avevamo previsto, è stata rispettata ed il mercato ha fatto segnare un 0,1%”.

Oltre l'80% degli italiani ritiene importante l'informazione in edicola

17 Marzo 2023

Più di un italiano su tre va in edicola ogni settimana con una spesa media di quasi 10 euro. Di questi, la maggior parte ha un punto vendita di fiducia (l’81,8%) e facile da raggiungere (l’89,3%). Oltre l’80% dei clienti delle edicole sono interessati a servizi aggiuntivi come pagamenti di utenze o punti di ritiro pacchi e per la quasi totalità dei clienti (96,2%) le edicole rappresentano un presidio sociale e informativo. Inoltre, l’83% degli italiani ritiene importante l’informazione in edicola e per due clienti su tre la perdita del punto vendita di fiducia determinerebbe un minore accesso all’informazione.

Sono i principali risultati di un’indagine realizzata da SNAG-Confcommercio in collaborazione con Format Research e presentata a Roma nel corso di una conferenza stampa dal titolo “Garanzia d’informazione? Edicola c’è” alla quale hanno partecipato il Presidente SNAG Andrea Innocenti, il Presidente della FIEG, Andrea Riffeser Monti, il Presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, l’amministratore delegato di m-Dis, Andrea Liso, e Gabriella Giorgi in rappresentanza della società di distribuzione locale Giorgio Giorgi.

“Dalla nostra indagine - ha sottolineato il Presidente di SNAG - emerge che i lettori vedono nelle edicole un presidio culturale essenziale per la diffusione dell’informazione e una componente importante del tessuto urbano. Le edicole non sono, infatti, una semplice rete commerciale ma sono una rete culturale e un pezzo di tessuto urbano che va protetto e valorizzato".

"La sfida per il futuro - ha evidenziato Innocenti - è raggiungere la sostenibilità economica dei punti vendita attraverso l’effetto sinergico di forme di sostegno pubblico, sviluppo tecnologico e diversificazione dei prodotti e servizi in edicola. Bisogna poi sostenere la nascita di nuove imprese e agevolare il turnover generazionale”. Esiste infatti un forte rischio desertificazione in tutti quei Comuni che hanno una sola edicola e parliamo del 30% dei Comuni italiani. Un altro 25% non ha invece nemmeno una rivendita.

“Le misure di sostegno varate in questi anni, ulteriormente rafforzate dal Governo con il bonus edicola 2022, stanno funzionando. Mi auguro – ha concluso Innocenti - che esecutivo e Parlamento confermino e rafforzino anche per il 2023 questi strumenti che sono fondamentali per tutta la filiera della stampa ma soprattutto per garantire l’accesso alla carta stampata di tutti i cittadini su tutto il territorio nazionale".

L’aiuto alle edicole è prioritario anche per il Presidente della FIEG. “Continueremo - ha detto Riffeser - a chiedere il sostegno del Governo per sostenere la filiera e ottenere una rete di vendita agile, veloce e digitalizzata". Poter rinnovare le edicole e renderle più belle e attrattive però non basta. “In questi dieci anni - ha osservato Riffeser - si sono persi dei lettori ma non a causa di una disaffezione verso la copia cartacea ma per una difficoltà nella fruizione”. Oggi prevale la tendenza a ricevere tutto a casa e subito. Per questo motivo, secondo Riffeser occorre “cambiare la nostra percezione, siamo noi che dobbiamo andare dal lettore per convincerlo a tornare in edicola”. E per farlo occorre che “le edicole possano assicurare, previo compenso, punti alternativi sempre più vicini ai lettori”.

Dai fondi del PNRR può arrivare la risposta concreta che la filiera attende da tempo. “La pandemia ha colpito duramente le edicole italiane, rendendo necessaria una pluralità di interventi già nella scorsa legislatura. Interventi che - come il tax credit e il bonus edicole - vanno resi strutturali per sostenere il settore”, ha dichiarato Mollicone, assicurando che “Governo e Parlamento stanno lavorando per tutelare e difendere l'editoria nazionale. È in fase di avviamento un percorso di verifica su una seconda fase di applicazione del PNRR, che preveda delle riforme a tutela del mercato editoriale e dell'industria culturale italiana”.

Mollicone ha inoltre reso noto che è stato insierito anche SNAG tra gli audenti nell'ambio di un'indagine conoscitiva da parte della Commissione VII sull'impatto dell'innovazione sui settori di propria competenza, tra cui l'editoria. "La nostra attenzione - ha aggiunto - è massima anche per la corretta applicazione delle normative europee sulla concorrenza sui servizi come le edicole. Le edicole sono un presidio culturale imprescindibile delle comunità e delle città, dove ricoprono un interesse generale".

Il Governo lavora ad un piano per il rilancio delle edicole

17 Marzo 2023

“Le risorse per gli edicolanti verranno confermate” ma d’ora in poi gli aiuti economici destinati a questa categoria saranno legati “ad attività innovative come i servizi di delivery”. Sono le parole del Sottosegretario all’Editoria Alberto Barachini, riprese oggi da diversi quotidiani all’indomani della conferenza stampa organizzata da SNAG in collaborazione con Confcommercio dal titolo “Garanzia d’informazione. Edicola c’è”.

“Una consegna porta a porta, sovvenzionata in parte appunto dai contributi, riavvicinerebbe ai quotidiani moltissime persone che oggi con la chiusura delle edicole sono state costrette ad interrompere le loro abitudini di lettura, incidendo in maniera non marginale sul calo delle copie”, ha affermato Barachini, secondo quanto riporta Il Messaggero.

“Sono convinto – è il messaggio del Sottosegretario – che dobbiamo sostenere le edicole e aiutarle a guardare avanti e ci stiamo lavorando”.

Citando “una fonte tecnica” che sta lavorando sul dossier, Il Messaggero cita tra le ipotesi al vaglio del quella di trasformare gli edicolanti in “distributori attivi”. Cioè in presidi sul territorio che si occupino di far arrivare le copie da vendere direttamente nei bar o in altri esercizi commerciali. Quante copie si venderebbero ogni giorno nelle case di cura per anziani? ci si domanda.

Come è emerso da un’indagine realizzata per conto di SNAG, e presentata durante la conferenza di stampa di ieri, la rete delle edicole è percepita come essenziale da una grande fetta della popolazione italiana: l’83% degli italiani ritiene infatti importante il valore dell’informazione veicolata per mezzo della carta stampata “in edicola”.

“Dobbiamo smettere di pensare alle edicole come un residuo del passato, come una sorta di “cabina telefonica” nell’epoca dei cellulari. Possiamo avere un futuro”, ha dichiarato il Presidente di SNAG, Andrea Innocenti sottolineando che grazie alle forme di sostegno pubblico di questi anni, l’emorragia delle edicole si è fortemente attenuata nonostante un contesto di mercato molto negativo”.

“Nel 2022 abbiamo ricevuto un sostegno costituito dal tax credit e dal bonus edicola. Un sostegno importante e fondamentale di cui dobbiamo ringraziare il Governo e il Parlamento perché questi aiuti hanno assicurato il mantenimento di una rete capillare sul territorio. Questi strumenti hanno funzionato ed è fondamentale conservarli e rafforzarli per il futuro”, ha aggiunto Innocenti. Anche perché, il 30% dei comuni italiani hanno un solo punto vendita e si tratta di Comuni a rischio desertificazione mentre un Comune su quattro non ha nemmeno un’edicola.

Rassicuarazioni sull'attenzione verso la salvaguardia delle edicole è arrivata anche da Federico Mollicone, Presidente della VII Commissione Cultura alla Camera, nel suo intervento durante la conferenza stampa organizzata da SNAG.

"Il settore editoriale - ha affermato Mollicone - vive una crisi strutturale, generata da profonde trasformazionitecnologiche e di mercato, di cui la transizione digitale è l’aspetto più evidente. La tutela di questo settore è fondamentale per le ricadute economiche e sociali, ma anche perché rappresenta il cardine del pluralismo democratico nel mondo dellacomunicazione.

Capitolo essenziale è quello relativo alla rete di vendita delle edicole, fondamentale salvaguardia del diritto dei cittadini a un’informazione libera e corretta, nonché importante presidio a tutela del pluralismo informativo. La pandemia ha colpito duramente le edicole italiane, rendendo necessaria una pluralità di interventi già nella scorsa legislatura. Interventi che - come il tax credit e il bonus edicole - vanno resi strutturali per sostenere il settore.

Governo e Parlamento stanno lavorando per tutelare e difendere l’editoria nazionale. È in fase di avviamento un percorso di verifica su una seconda fase di applicazione del PNRR, che preveda delle riforme a tutela del mercato editoriale e dell’industria culturale italiana. L’introduzione di tali norme del PNRR permetterebbe di rendere più efficace il sostegno nei confronti del settore editoriale.

La commissione VII, da me presieduta, ha iniziato un’indagine conoscitiva sull’impatto dell’innovazione - intesa come le transizioni gemelle, ecologica e digitale - sui settori di propria competenza, dove è compresa l’editoria. Abbiamo inserito fra gli audendi SNAG. La nostra attenzione è massima anche per la corretta applicazione delle normative europee sulla concorrenza sui servizi come le edicole. Le edicole sono un presidio culturale imprescindibile delle comunità e delle città, dove ricoprono un interesse generale".

Informazione ed edicole: quale rapporto?

15 Marzo 2023

Giovedì 16 marzo a Roma (ore 10:30), nella sede di Confcommercio di Piazza Belli, si terrà la conferenza stampa SNAG Confcommercio “Garanzia d’informazione? Edicola c’è” con la presentazione di un’indagine sul settore.

La sopravvivenza e lo sviluppo della rete di vendita delle edicole è fondamentale per sostenere e garantire su tutto il territorio nazionale la capillarità nella diffusione dei giornali e dell’informazione sulla carta stampata.

Interverranno: Andrea Innocenti, Presidente di SNAG Confcommercio; Andrea Riffeser Monti, presidente della Fieg; Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura alla Camera dei Deputati; Andrea Liso, Amministratore Delegato m-dis Distribuzione Media SpA; Gabriella Giorgi, Distributore Locale di Firenze.

Novembre in rosso per la pubblicità sulla carta stampata

31 Gennaio 2023

Il 2022 si appresta ad essere un anno negativo per la raccolta pubblicitaria sulla carta stampata. Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Stampa FCP (Federazione Concessionarie Pubblicità), nel periodo gennaio-novembre 2022 il fatturato pubblicitario su quotidiani e riviste è ammontato a 514,4 milioni registrando un decremento del 4,9% rispetto all’analogo periodo 2021.

Nel solo mese di novembre, rispetto al novembre 2021, la raccolta sui quotidiani ha registrato un calo dell'1,7% e qualla sui periodidi del 5,1%. 

Nonostante i mondiali di calcio, che quest’anno si sono svolti dal 20 novembre al 18 dicembre ma senza l’Italia, e il Natale, che di solito è un periodo di maggiori spese pubblicitarie, è difficile immaginare che gli investimenti nell’ultimo mese dell’anno riescano a risollevare le sorti dell’anno da poco terminato.

Dopo aver archiviato il 2021 con un aumento del 4% del fatturato pubblicitario salito a 613,2 milioni, la raccolta sulla carta stampata sembra dunque destinata a terminare il 2022 in lieve frenata. Ha pesato il rallentamento dell’economia, l’impennata dell’inflazione, la crisi energetica e la guerra in Ucraina.

In attesa dei dati definitivi, che arriveranno a febbraio, si può tuttavia affermare che il bilancio poteva essere anche peggiore. “Le imprese hanno capito l’importanza degli investimenti pubblicitari e della cura delle loro marche”, ha detto di recente il Presidente degli Utenti di Pubblicità (UPA), Lorenzo Sassoli, dichiarandosi “fiducioso” sull’evoluzione del mercato pubblicitario anche per il 2023, un anno caratterizzato dall’assenza di eventi sportivi di grande portata ma che potrebbe avvantaggiarsi di un’economia che si sta rivelando, anche in Italia, più solida delle attese.

Il ritorno ai livelli pre-Covid in termini di raccolta pubblicitaria resta ancora lontano. Nel 2020 la raccolta sulla carta stampata era infatti crollata di quasi il 23%. La carta stampata, inoltre, continua a rivestire un ruolo sempre più marginale nel panorama della raccolta pubblicitaria complessiva con una quota di mercato che nel 2021 era pari al 7% contro il 46% assorbito dal web e il 40% dalla tv.

Tornando ai dati dell’Osservatorio Stampa FCP, gli investimenti sui quotidiani hanno registrato una contrazione del 5,2% nel periodo gennaio-novembre 2022, rispetto all’analogo periodo 2021, portandosi a 372,2 milioni. La flessione appare superiore a quella registrata dalla raccolta sui periodici, che nello stesso periodo ha messo a segno una flessione del 4,1% a 142,1 milioni.

Nello specifico, all’interno della categoria dei periodici, la raccolta sui settimanali ha segnato un calo del 4,5% nei primi undici mesi del 2022 scendendo a 77 milioni, la raccolta sui mensili è scesa del 4% a 60,8 milioni mentre la raccolta sulle “altre periodicità” ha evidenziato un segno positivo del 2% a 4,3 milioni.

FIEG ricevuta da Barachini, chiesto un sostegno anche per le edicole

30 Gennaio 2023

Si è parlato anche del ruolo cruciale e dell’importanza delle edicole nell’incontro che il 26 gennaio scorso il Presidente della FIEG Andrea Riffeser Monti ha avuto con il Sottosegretario di Stato con delega all’Informazione e all’Editoria, Alberto Barachini.

Come emerge dal comunicato diffuso dalla FIEG, durante la riunione Riffeser Monti ha illustrato al Sottosegretario Barachini l’urgenza di intervenire per contrastare la “progressiva desertificazione dei punti vendita dei giornali, in particolare nei giorni festivi”, e di “aumentare i luoghi di contatto tra giornali e cittadini per facilitare l’accesso dei lettori alla stampa”.

Tra le proposte sottoposte dagli editori al Sottosegretario Barachini c’è infatti anche quella di offrire “incentivi alle edicole che garantiscono più capillarità, territoriale e nei giorni festivi, con un potenziamento dell’offerta ai lettori”.

Oltre a rafforzare le edicole sul territorio, Riffeser si è anche soffermato sulla necessità di realizzare una “campagna istituzionale di sensibilizzazione alla lettura per rimarcare ruolo, funzione ed importanza dell’informazione di qualità” e sostenere quindi la lettura di quotidiani e riviste, anche cartacei.

Ovviamente l’incontro - al quale hanno partecipato anche il Vicepresidente della FIEG, Francesco Dini, e il Direttore generale, Fabrizio Carotti - è stata l’occasione per riportare l’attenzione sulle problematiche dell’editoria, a partire dagli incrementi dei costi di produzione.

“Nel premettere un giudizio positivo sull’approvazione del Regolamento Agcom, che riconosce anche l’importanza del lavoro dei giornalisti”, Riffeser - si legge nella nota della FIEG - “ha sottolineato l’ulteriore incremento dei costi di produzione sollecitando misure a sostegno della stampa”.

“Il Presidente della Fieg - continua la nota - ha poi rilevato come non siano più procrastinabili interventi di contrasto alla progressiva desertificazione dei punti vendita dei giornali, in particolare nei giorni festivi, ed ha sostenuto l’esigenza di aumentare i luoghi di contatto tra giornali e cittadini per facilitare l’accesso dei lettori alla stampa.

I rappresentanti della Fieg hanno, infine, illustrato le proposte degli editori:
• conferma e potenziamento del contributo per copia venduta;
• piano straordinario per l’assunzione di giovani, anche per favorire il necessario ricambio generazionale;
• sostegno dell’innovazione tecnologica e digitale per l’adeguamento alle trasformazioni in atto nell’editoria giornalistica;
• incentivi alle edicole che garantiscono più capillarità, territoriale e nei giorni festivi, con un potenziamento dell’offerta ai lettori;
• campagna istituzionale di sensibilizzazione alla lettura per rimarcare ruolo, funzione ed importanza dell’informazione di qualità”.

Quotidiani, AGCOM fotografa il calo delle vendite

10 Gennaio 2023

Da gennaio a settembre 2022 sono stati venduti, in media, giornalmente, 1,57 milioni di copie di quotidiani (cartacei più digitali). Il dato evidenzia una flessione del 9,4% rispetto al corrispondente periodo del 2021 e del 32,5% rispetto ai corrispondenti livelli di vendita del 2018.

Sono i principali dati contenuti nell’ultimo Osservatorio sulle comunicazioni (n. 4/2022), l’aggiornamento trimestrale dei settori dei media e delle telecomunicazioni realizzato dall’AGCOM. Nell’editoria quotidiana si conferma dunque l’andamento negativo già rappresentato nei precedenti Osservatori e che ha riflessi diretti negativi sulla rete di vendita della stampa in termini di redditività e sostenibilità dell’attività.

Copie digitali ancora al palo

In particolare, le copie vendute quotidianamente in formato cartaceo si sono ridotte nei primi nove mesi dell’anno 2022 del 9,9% rispetto al corrispondente periodo del 2021 attestandosi a 1,36 milioni. Rispetto al corrispondente valore del 2018 la flessione è del 36,5%.

Dati in calo anche per i quotidiani venduti in formato digitale che continuano ad oscillare intorno ad una media di 210 mila copie giornaliere nel 2022, con una riduzione su base annua del 5,7% che evidenzia comunque una crescita del 12,5% rispetto al corrispondente valore del 2018, quando le copie erano pari a circa 190 mila unità giornaliere.

Per le imprese editoriali resta dunque in salita la strada per compensare il calo di copie cartacee con un aumento di copie digitali, circostanza che impone una seria riflessione sulla sostenibilità futura del settore.

La stampa locale soffre più di quella nazionale

Guardando alla distribuzione territoriale delle copie vendute, cioè alla suddivisione delle testate tra ambito nazionale (che rappresenta il 48,2% delle copie complessive) e locale, è emerso che queste ultime su base annua hanno registrato una flessione maggiormente marcata rispetto a quanto fatto registrare dalle testate nazionali: -10,2% le testate locali contro -8,5% delle testate nazionali. Rispetto all'analogo periodo 2018, la situazione si capovolge e le testate locali, con una flessione del 29,2% appaiono aver retto leggermente meglio rispetto alle testate nazionali che evidenziano una caduta del 35,8%.

Relativamente al campione preso in considerazione da ADS, l’analisi per operatore vede, in termini di copie complessivamente vendute da inizio anno, GEDI quale principale gruppo editoriale (20,3%), seguito da Cairo/RCS (18,1%) e da Caltagirone Editore e Monrif Group (rispettivamente con l’8,7 e l’8,3%).

Copie digitali, segmento maggiormente concentrato

L’AGCOM osserva inoltre come la distribuzione delle vendite di copie digitali appaia maggiormente concentrata rispetto a quella cartacea: le prime cinque testate del segmento digitale rappresentano il 59,4% delle copie complessivamente vendute nel primo trimestre del 2022, mentre il corrispondente valore per la versione cartacea scende al 34,6%.

In relazione ai diversi “generi” editoriali presenti sul mercato, i principali cinque quotidiani a diffusione nazionale considerati “generalisti”, ossia L’Avvenire, Il Corriere della Sera, Il Messaggero, La Repubblica, La Stampa, registrano nei primi nove mesi dell’anno una flessione nella vendita di copie cartacee pari al 10,9% rispetto al 2021. Si evidenzia peraltro come questi abbiano registrato, allo stesso tempo, una riduzione nella vendita giornaliera di copie in formato digitale leggermente più contenuta (-7,2%).

Bonus edicole 2022: domande dal 15 febbraio al 15 marzo 2023

15 Dicembre 2022

Il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria ha pubblicato il Decreto contenente le disposizioni applicative riguardanti la fruizione dei contributi stanziati attraverso il Fondo Straordinario per l’Editoria per l’anno 2022.

Nella ripartizione del Fondo, una quota pari a 15 milioni è stata riservata alla rete della edicole attraverso un bonus una tantum fino a 2.000 euro per ciascun punto vendita a fronte di investimenti in tecnologia o in servizi.

In base a quanto fissato dal decreto, che riportiamo qui sotto, le domande dovranno essere inviate dal 15 febbraio al 15 marzo 2023.

Seguirà a breve circolare esplicativa che verrà pubblicata sull’Area Riservata del sito.

Credito d’imposta 2022: pubblicato elenco aventi diritto

14 Dicembre 2022

É stato pubblicato l’elenco dei soggetti aventi diritto al credito d'imposta 2022 per le domande presentate entro il 30 settembre scorso relative alle spese sostenute nell'anno 2021.

Per consultare l’elenco dovete scaricare e salvare il file in pdf che trovate qui sotto. Per verificare l’ammontare del credito della vostra attività dovete cliccare, alla voce "Modifica", il comando "Trova" e digitare la vostra Partita IVA, Codice Fiscale o Ragione Sociale.

Gli editori chiedono al Governo nuove misure per l'informazione

01 Dicembre 2022

Nuovi interventi di sostegno ai costi di produzione, sostegno alla diffusione dell’informazione di qualità, misure di carattere regolamentare (disciplina dei centri media, rafforzamento della tutela del diritto d’autore, nuova disciplina delle convenzioni pubbliche delle agenzie di stampa) e modalità di utilizzo del Fondo straordinario per l’editoria del 2023: sono queste le proposte che gli editori della FIEG hanno portato al nuovo Sottosegretario all'editoria, Alberto Barachini, nell'incontro che si è svolto il 30 novembre scorso e al quale hanno partecipato, oltre al Presidente della FIEG, Andrea Riffeser Monti, anche i Vicepresidenti Francesco Dini e Giuseppe Ferrauto e il Direttore generale Fabrizio Carotti.

Nel corso dell’incontro Riffeser si è soffermato sul preoccupante andamento economico del settore, sollecitando un deciso impegno del Governo per il finanziamento di nuove misure per il contrasto della crisi dell’editoria giornalistica. E ha inoltre sottolineato l’importanza di sensibilizzare alla lettura con adeguate misure di sostegno alla domanda.

Riffeser - si legge in una nota - ha anche espresso l’apprezzamento degli editori per le affermazioni del Sottosegretario nel corso della sua audizione presso la Commissione Cultura della Camera dei Deputati e ha ricordato e sottolineato che la posizione della Fieg è sempre stata a sostegno del ruolo e della funzione della stampa che, con una offerta di informazione di qualità, contribuisce ad instaurare un clima di fiducia fra cittadini e istituzioni e a contrastare la diffusione della disinformazione.

Infine, nel ringraziare il Sottosegretario Barachini per l’attenzione e la sensibilità, il Presidente della Fieg ha auspicato che alcuni degli interventi proposti siano valutati per l’inserimento nella manovra di fine anno.


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