La Regione Sicilia va in soccorso della rete della carta stampata e lo fa con un apposito decreto che consente alle edicole siciliane di ampliare la merceologia posta in vendita e i servizi offerti alla clientela trasformando i punti vendita della stampa in veri e propri punti multiservizio per i cittadini.
L’obiettivo è quello di lanciare un salvagente ad un settore in profonda sofferenza, ultimo anello di una catena, quella editoriale, che sta subendo da anni una crisi strutturale che ha portato ad una brusca contrazione delle vendite di giornali cartacei.
Nello specifico, le edicole siciliane che siano punti vendita esclusivi potranno affiancare alla vendita di quotidiani e periodici anche quella di prodotti alimentari e non alimentari, la vendita tramite apparecchi automatici e potranno anche somministrare al pubblico alimenti e bevande.
Il decreto precisa anche per la vendita di pastigliaggi e bevande preconfezionate non è richiesto il requisito professionale all’art. 71, comma 6, del d.lgs 59/2010 (ossia, in sintesi, avere frequentato apposito corso professionalizzante, aver svolto attività di somministrazione per due anni anche non consecutivi negli ultimi cinque, avere un titolo di studio che abbia previsto materie attinenti al commercio, alla preparazione o alla somministrazione degli alimenti).
Non solo. Le edicole esclusive potranno anche svolgere qualsiasi attività di servizio a favore di soggetti privati e pubblici e potranno esporre pubblicità propria o di terzi.
“Le nuove direttive – spiega l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo – tengono conto delle molteplici disposizioni statali e delle decisioni assunte dalla giurisprudenza amministrativa in tema di liberalizzazione delle attività del settore commercio. Vengono introdotti significativi elementi di novità, per consentire agli operatori del settore di superare la profonda crisi che attraversa la vendita della carta stampata e la conseguente riduzione della vendita di copie”.
"L’obiettivo – continua Tamajo – è quello di trasformare le tradizionali edicole in 'multiservice points', con la possibilità, nel rispetto delle vigenti normative degli specifici settori, di associare alla vendita di giornali e riviste altre tipologie commerciali o di servizi".
Riportiamo di seguito gli articoli del decreto, la cui versione integrale può essere scaricata in pdf al seguente link:
Articolo. 1 - Disposizioni generali
1. La Regione Siciliana, nel rispetto dei principi stabiliti dall’articolo 21 della Costituzione disciplina la diffusione della stampa quotidiana e periodica, garantendo la salvaguardia dei motivi imperativi di interesse generale connessi alla promozione dell’informazione e del pluralismo informativo e il diritto dei cittadini di accedere a un’informazione pluralista.
2. La Regione Siciliana, per le finalità di cui al comma 1, promuove altresì la modernizzazione e lo sviluppo tecnologico della filiera distributiva editoriale, anche attraverso la riqualificazione strutturale e tecnologica dei punti vendita.
Articolo. 2 - Definizione del sistema di diffusione della stampa quotidiana e periodica
1. Il sistema di diffusione della stampa quotidiana e periodica si articola, su tutto il territorio regionale, in punti vendita esclusivi e in punti vendita non esclusivi, così come definite dal decreto legislativo 24 aprile 2001 n. 170.
Articolo 3. - Esercizio dell’attività
1. Fermo restando l’obbligo della vendita di giornali, quotidiani e periodici, assicurando parità di trattamento nella vendita delle pubblicazioni, i punti vendita esclusivi, nel rispetto delle disposizioni della vigente normativa, possono destinare una parte della superficie di vendita: – alla vendita di prodotti non alimentari; – alla vendita di prodotti alimentari; – alla vendita tramite apparecchi automatici; – alla somministrazione al pubblico di alimenti e bevande.
2. Per la vendita di pastigliaggi confezionati, delle bevande preconfezionate e preimbottigliate, con esclusione del latte e dei suoi derivati e delle bevande alcoliche e superalcoliche, non è richiesto il requisito professionale di cui all’art. 71, comma 6, del d.lgs 59/2010.
3. I punti vendita esclusivi possono svolgere qualsivoglia attività di servizio a favore di soggetti privati e pubblici nel rispetto della normativa vigente.
4. I punti vendita esclusivi possono esporre pubblicità propria o di terzi nel rispetto delle disposizioni comunali vigenti in materia di impianti pubblicitari.
5. La concessione di suolo pubblico rilasciata per la vendita di quotidiani e periodici si intende validamente rilasciata anche per l’esercizio di tutte le altre attività consentite, ivi compresa la vendita dei prodotti non editoriali.
Articolo. 4 - Pubblicazione ed entrata in vigore
1. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana e ai sensi dell’art. 68, comma 4 della legge regionale 12 agosto 2014 n. 21 sarà inoltre pubblicato nel sito internet istituzionale della Regione Siciliana.
Un aiuto concreto alle edicole siciliane – e anche alle agenzie di distribuzione – è arrivato dalla Giunta regionale che nell’ultima manovra finanziaria approvata, il cosiddetto “Collegato bis”, ha deciso di innalzare i limiti ai contributi a fondo perduto che la Regione Sicilia assegna alle edicole e alle agenzie di distribuzione e servizi stampa.
Grazie a questa decisione, saranno destinate “fino a 4.200 euro una tantum alle edicole e aiuti fino a 800mila euro per le agenzie di distribuzione, risorse tratte dal Fondo Sicilia che saranno distribuite dall’Irfis sulla base delle istanze pervenute”, come ha precisato l’assessore all’Economia, Marco Falcone, sottolineando che “le edicole, nelle città ma ancor di più nei tanti piccoli comuni dell’Isola dove ancora resistono, sono dei punti di riferimento indispensabili per i servizi che offrono e per la tutela del diritto all’informazione in Sicilia”.
Ne è profondamente convinto anche il Presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani che con questa misura intende "arginare il fenomeno delle chiusure delle edicole che rischia di lasciare sguarnite ampie porzioni di territorio siciliano”, ma anche "assicurare sostegno alle imprese che, purtroppo, fronteggiano la prolungata crisi del settore" e "garantire il fondamentale presidio di libertà e pluralismo democratico di giornali e pubblicazioni reperibili in paesi e città".
La Regione Basilicata stanzia 200 mila euro (cifra che dovrebbe quasi certamente essere incrementata) per il triennio 2022-2024 a sostegno dell’informazione locale, destinando una parte dei fondi anche alla salvaguardia delle edicole.
Il Disegno di Legge della Regione Basilicata “Norme di sostegno alle imprese che operano nell’ambito dell’informazione locale” è stato approvato all’unanimità dal Consiglio regionale lo scorso 19 luglio e tende a favorire il pluralismo dei mezzi di informazione oltre che salvaguardare i livelli occupazionali. Il Consiglio ha inoltre approvato all’unanimità un ordine del giorno collegato al DDL con il quale si chiede un aumento della dotazione finanziaria.
Il provvedimento sull’editoria “offrirà un sostegno importante a tutto il mondo delle imprese operanti nel settore, nell’ottica di incentivare l’informazione di qualità, i diritti dei lavoratori, e la transizione digitale delle imprese. E con l’ultima formulazione, grazie agli emendamenti del consigliere Luca Braia, potremo dare un sostegno concreto anche al mondo delle edicole lucane, che stanno vivendo un momento di grande difficoltà”, ha commentato il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, prendendosi “l’ulteriore impegno” di ampliare “la dotazione finanziaria” destinata al sostegno dell’editoria.
La tutela delle edicole
Grazie alle proposte di emendamento suggerite dallo SNAG e sostenute dal consigliere Luca Braia, un intero capitolo del Disegno di Legge approvato dalla giunta è stato dedicato al sostegno della rete delle edicole, di cui viene riconosciuta la funzione di attività di interesse generale in quanto strumentale al diritto di informazione e alla tutela del pluralismo dell’informazione.
Grande soddisfazione è stata espressa dal Vicepresidente Nazionale Renato Russo in quanto vengono introdotte misure di sostegno per le edicole riguardanti l’innovazione commerciale implementando nuovi servizi per i cittadini e l’innovazione tecnologica con la digitalizzazione delle edicole.
Per finanziare tali misure sono previsti contributi a fondo perduto e mutui a tasso agevolato con l’obiettivo ultimo di preservare la rete delle edicole esistente, anche promuovendo un ricambio generazionale, con particolare attenzione alle rivendite di giornali che operano nei piccoli comuni e nelle aree disagiate a rischio spopolamento.
Lo scorso 14 giugno a Palermo è stato organizzato dai componenti di Giunta Nazionale Maurizio Buarnè e Saro Puma un interessante momento di confronto che ha visto coinvolti tutti i Presidenti provinciali delle Strutture siciliane.
Ha presenziato all’incontro il Vicepresidente Nazionale Renato Russo (foto in alto al centro), il quale nell’occasione ha illustrato l’iter normativo che ha coinvolto lo SNAG per l’ottenimento di un intervento economico di 4.000 euro per edicola a favore delle rivendite, non ancora erogato ma ribadito con l’approvazione dell’ultima Legge Finanziaria della Regione Sicilia. “Stiamo lavorando assiduamente con le istituzioni politiche regionali – ha affermato Russo – affinché venga emanato il bando dall’IRFIS-FinSicilia per il riconoscimento di questo contributo”.
Altri interessanti progetti rivolti alle edicole, quali ad esempio l’emissione dei certificati anagrafici, la possibilità di diventare un soggetto abilitato al rilascio delle identità digitali (SPID) o firme digitali (CNS) e altri ancora, sono stati illustrati ai partecipanti, i quali hanno apprezzato le novità presentate.
Importante è stato anche programmare la modalità operativa con la quale organizzare lo sviluppo di tali progetti. A tal proposito, prezioso è stato il contributo offerto dai due ospiti –Antonio Losapio e Vincenzo Frontoso, rispettivamente Presidente SNAG Bari e Presidente SNAG Napoli e Campania – i quali hanno portato le loro esperienze e hanno offerto il loro supporto per sviluppare anche in Sicilia le opportunità già presenti in altre Regioni del Sud.
Venerdì 10 giugno 2022, presso il municipio del comune di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, è stato sottoscritto il protocollo di intesa tra il Comune, la Servizi Locali Spa e lo SNAG Campania per il rilascio dei certificati anagrafici presso le edicole della città.
Successivamente, ne è seguito un incontro con gli edicolanti per dibattere problematiche inerenti la categoria ed informarli circa le attività dello SNAG a livello nazionale e locale.
All’incontro era presente, oltre ad una delegazione dello SNAG, il Sindaco Enrico Franza (al centro nella foto in alto) il quale, per inaugurare l’iniziativa, ha richiesto per sè un certificato presso l’edicola che ha ospitato l’incontro.
Calorosa accoglienza per il Presidente SNAG Andrea Innocenti che lo scorso 3 giugno si è recato a Messina su invito della locale Struttura provinciale. É stata l’occasione per incontrare i rivenditori dell’area e i vertici del Provinciale, il Presidente Giuseppe Raffaele e tutto il Consiglio Direttivo insieme a Stefania Murgo, preziosa collaboratrice del sindacato Provinciale.
Nel corso di una riunione molto partecipata – che ha visto anche la partecipazione del Dott. Giuseppe Ventura in rappresentanza del Distributore Locale – sono stati affrontati vari temi riguardanti le rivendite.
In particolare, durante l’incontro sono stati illustrati e approfondirti alcuni documenti ufficiali a partire dal Protocollo Anci-FIEG-Edicolanti che potrebbe aprire interessanti sviluppi per le edicole dell’area, considerando anche i buoni rapporti di lavoro e di collaborazione che il provinciale SNAG ha saputo creare nel tempo con l’Amministrazione.
Particolare interesse è stato rivolto anche al Documento della Regione Sicilia ART.1 PER INTERVENTI IN FAVORE DELLE AGENZIE DI DISTRIBUZIONE E SERVIZI CHE OPERANO NEL TERRITORIO REGIONALE E DELLE EDICOLE, per gli importanti risvolti che potrebbe avere sull’attività della distribuzione.
É stato anche illustrato il documento relativo al PROGETTO DI DIGITALIZZAZIONE, SVILUPPO ECOSOSTENIBILE DELLA LOGISTICA E RIQUALIFICAZIONE DELLA RETE DI VENDITA DEI GIORNALI che vede tutte le componenti – editori, distributori nazionali e locali, edicolanti – in accordo sulla necessità di digitalizzare il sistema distributivo, sviluppare una moderna logistica ecosostenibile per il mantenimento e il recupero della capillarità della diffusione della stampa e puntare sulla riqualificazione della rete di vendita della stampa.
Prosegue l’attività di SNAG Puglia per incentivare il rilascio dei certificati anagrafici in edicola attraverso convenzioni con i Comuni della Regione e Servizi Locali Spa, società di servizi per la Pubblica Amministrazione che mette a disposizione la propria piattaforma di certificazione anagrafica SMART ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente).
Tra le ultime località ad abbracciare questa iniziativa si segnala il Comune di Massafra, in provincia di Taranto. Grazie all'accordo raggiunto, i cittadini possono ritirare i certificati anagrafici recandosi in edicola, e possono farlo anche nei giorni festivi e senza fare code agli sportelli comunali. In questo modo “si snelliranno gli uffici demografici nella gestione delle pratiche. Sono inoltre previsti maggiori movimenti commerciali per le edicole, messe a dura prova dalla crisi dovuta alla pandemia”, ha commentato il Sindaco Fabrizio Quarto.
Una decina di giorni prima, analogo accordo era stato siglato con l'amministrazione di Martina Franca, il Comune più esteso della provincia di Taranto, consentendo ai cittadini di ottenere i certificati senza doversi necessariamente recare presso gli sportelli degli uffici comunali. Attualmente il servizio viene effettuato dall’edicola-tabaccheria Domenico Carriero in via della Sanità.
Il 1° aprile scorso era toccato alla città di Brindisi. A seguito della convenzione, le edicole del territorio pssono rilasciare certificati anagrafici creando una rete autorizzata che si affianca agli uffici comunali e che si indirizza soprattutto a quei cittadini che hanno poca dimestichezza con la tecnologia e non riescono a scaricare da soli i certificati. Cinque per ora le edicole che hanno aderito nei quartieri Centro, Commenda, Santa Chiara, Bozzano.
A marzo i certificati in edicola erano approdati a Sava, primo Comune della provincia di Taranto ad accogliere questa iniziativa. Il Sindaco Dario Iaia aveva commentato: “oggi occorre velocità e semplificazione. Introducendo questo sistema innovativo abbiamo anche introdotto una misura di sostegno economico nei confronti degli edicolanti che, così come altre categorie economiche, in questo periodo stanno soffrendo in maniera particolare” e abbiamo anche proseguito “convintamente lungo il percorso della modernità e dell’innovazione tecnologica”.
Qualche giorno prima un’analoga convenzione era stata sottoscritta dal Comune di Apricena. Due per ora le edicole che rilasciano certificati. “Siamo il primo comune della Provincia di Foggia ad offrire questo servizio ai cittadini, che avranno così la possibilità di richiedere certificati anagrafici anche in giornate ed orari differenti da quelli degli Uffici comunali. Inoltre, attraverso la stipula di questa convenzione, sarà riconosciuto un aiuto concreto anche alle attività commerciali che a causa della pandemia e del calo delle vendite dei giornali, stanno soffrendo particolarmente questo periodo”, aveva dichiarato il Sindaco Antonio Potenza.
A gennaio i certificati in edicola erano sbarcati anche ad Altamura grazie ad un accordo siglato dalla sindaca Rosa Melodia. “Oggi è stato fatto un importante passo avanti nel progetto di semplificazione dell'accesso ai servizi comunali per i cittadini, un progetto fortemente sostenuto da questa amministrazione” è stato il suo commento.
Intanto a Bari, dove il servizio dei certificati in edicola è attivo già da ottobre 2021 presso 3 edicole, sono aumentate le adesioni. Altri 14 esercizi commerciali hanno espresso interesse ad aderire all’iniziativa ampliando la gamma di servizi per i loro clienti e consentendo al Comune di rafforzare ulteriormente il decentramento dell’attività.
Inaugurato oggi in un’edicola del quartiere Vomero il nuovo servizio che consente ai cittadini di Napoli di richiedere certificati anagrafici senza recarsi presso gli sportelli comunali. Basterà infatti rivolgersi in una delle 23 edicole che hanno aderito all’iniziativa per poter ottenere, al costo di 1,50 euro, certificati di nascita, di residenza, di matrimonio e altro ancora.
«È un primo passo verso una diffusione della digitalizzazione dei servizi”, ha detto il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, intervenuto all’inaugurazione del servizio (al centro nellafoto in alto) sottolineando che l’iniziativa rappresenta anche l’occasione per le edicole per diventare “chioschi telematici” e acquisire “una nuova funzione come strumento di supporto ai servizi per i cittadini”.
Al seguente link l’elenco delle edicole di Napoli abilitate al rilascio dei certificati anagrafici.
“Siamo molto soddisfatti - ha dichiarato Vincenzo Frontoso, Presidente SNAG Napoli, presenziando all'inaugurazione (secondo da destra nella foto in alto) - di questo risultato, che è il frutto di un lavoro iniziato anni fa dallo SNAG insieme all’allora Sindaco Luigi De Magistris e all’Assessore al Commercio e Attività Produttive Rosaria Galiero. Un progetto che poi è stato portato avanti dalla nuova amministrazione comunale fino alla sua realizzazione a firma del Sindaco Manfredi. Inoltre, grazie alla collaborazione del Vicepresidente regionale SNAG Campania Massimiliano Aglione, il nostro Sindacato ha anche fornito all’amministrazione comunale i modelli per la manifestazione d’interesse e i protocolli già utilizzati in altre Regioni che hanno consentito di portare a termine l'accordo con il Comune e portare i certificati anagrafici nelle edicole di Napoli".
“Un giornale che torna a esistere ha un sentore d’alba nel crepuscolo della carta stampata che accompagna la scia del post-Novecento”. Così il direttore de La Gazzetta del Mezzogiorno, Oscar Iarussi (nella foto in alto), saluta il ritorno in edicola del quotidiano, sabato 19 febbraio, dopo quasi sette mesi di assenza forzata.
“La «Gazzetta» - prosegue Iarussi, chiamato a dirigere il quotidiano dallo scorso novembre - proverà a essere un laboratorio di esercizi di realtà, privo sia della retorica delle «eccellenze meridionali» sia della nostalgia di un’arcadia fatta di sole e mare, rappresentazione speculare a quella del Sud come insanabile terra criminale. Le cronache, le inchieste, le storie e le analisi di approfondimento saranno affiancate da opinioni nitide e se necessario controcorrente”.
Non solo raccontare la realtà. L’altra sfida de La Gazzetta del Mezzogiorno “si chiama «comunità». Contribuire a formare una comunità di Lettori, giorno dopo giorno, nella complessità del lavoro di un quotidiano cartaceo e digitale, corrisponde al tentativo di irrobustire la trama fra istituzioni, cittadini, imprese, università, scuole, associazioni”, assicura il nuovo direttore.
Il terzo perno sono proprio i giovani. “Sappiamo tutti che chi ha meno di 40 anni legge poco o non legge”. Per questo, spiegava Iarussi in una recente intervista al sito Professione Reporter, La Gazzetta del Mezzogiorno punterà “moltissimo sul tentativo di concepire una comunità intorno alla testata con iniziative identitarie collaterali, appena sarà possibile farle. Con incontri, dibattiti, attività formative, prestando una fortissima attenzione alle scuole. Di questo ho fatto un punto qualificante del piano editoriale, che gli editori hanno accettato. Punteremo sulle scuole per fare molte attività non appena sarà possibile: in questo momento, purtroppo, nelle scuole non si può ancora entrare. Faremo poi delle attività esterne con associazioni di categoria, del volontariato”.
I 15.000 abitanti del paesino in provincia di Potenza (foto in alto) restano senza una rivendita di giornali: perdono un luogo di aggregazione e un servizio di prossimità. Qui di seguito riportiamo la preoccupazione del Consigliere regionale della Basilicata, Gianni Leggieri.
Le edicole sono luogo di pluralismo e di sviluppo del civismo
Se è vero che in Italia, e soprattutto al Sud, i giornali cartacei hanno subito una drastica riduzione delle vendite negli ultimi quindici anni, è pur vero che tante edicole chiudono i battenti. Una crisi che non riguarda, quindi, solo il settore editoriale (giornali, riviste e libri) ma anche le edicole.
Secondo i dati forniti dal Sindacato nazionale autonomo giornalai (Snag), nel primo semestre del 2020 più di 14.000 edicole hanno chiuso e, tra queste, quelle più in difficoltà risultano essere quelle a conduzione familiare. Sempre secondo dati Snag, in Basilicata, negli ultimi quindici anni, chiuse il 45% delle edicole.
Presidi locali di tipo sociale e culturale che scompaiono per sempre. Ed è quello che è accaduto in un paesino della provincia di Potenza, Roccanova, dove il titolare di un’edicola storica aperta nel 1918 ha dovuto ‘abbassare definitamente la saracinesca’. In un paesino di poco più di quindicimila abitanti, dove un’intera comunità si trova senza uno ‘spazio partecipato’ e un ‘servizio di prossimità’, tagliata fuori dalla realtà e da quello che accade nella loro regione. All’interno di un quartiere o di un borgo, come è quello di Roccanova, un’edicola riveste un valore simbolico e culturale, ha la capacità di ‘tessere nuove reti’ di relazioni tra le persone, di proporsi come luogo di aggregazione: un’occasione per discutere di politica o dei problemi di quel centro abitato.
E l’edicola storica di Roccanova, presente sul territorio da oltre un secolo, ha certamente avuto una funzione sociale che gli è storicamente riconosciuta all’interno del piccolo centro lucano. Penso anche alla storica edicola di piazza Giustino Fortunato, a Rionero In Vulture, che, dopo quasi un secolo, ha chiuso i battenti poco prima della pandemia. È proprio vero che quando si chiude un’edicola va in crisi tutto quel sistema di reti di relazioni all’interno di un quartiere. Un’edicola che chiude non rappresenta solo la cessazione di un servizio ma anche la perdita di un luogo di interazione sociale e di relazioni di vicinato, di un luogo simbolo dell’informazione, della cultura e della socialità.
Sicuramente le abitudini dei lettori italiani e di quelli lucani sono mutate: si tende per una informazione digitale; occorre, pertanto, prendere atto del cambiamento delle abitudini di fruizione dell’informazione e ragionare sulle possibili soluzioni da adottare per salvaguardare le edicole dalla loro chiusura e contrastarne il declino, mettendo in atto misure ad hoc per evitare ulteriori danni. Considerare, ad esempio, anche forme di sostegno per coloro che, nel periodo dell’emergenza e mettendo a rischio la propria salute, hanno garantito ogni giorno il diritto all’informazione dei cittadini.
In questo contesto in cui, per tristi vicende locali, il giornalismo e il diritto di informazione sono messi a dura prova, auspico che gli interventi che la Regione Basilicata, in materia di sostegno alle imprese editoriali, sta approntando sortiscano effetti positivi anche per le edicole e per gli edicolanti. A questi ultimi va tutta la mia riconoscenza per il loro lavoro instancabile e appassionato.
Gianni Leggieri Consigliere regionale M5s Basilicata