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Quotidiani in edicola: vendite giù anche a dicembre

09 Febbraio 2022

Il 2021 termina con un’ulteriore contrazione delle vendite di quotidiani in edicola. Si aggrava, dunque, la persistente crisi della carta stampata. E, di conseguenza, continuano ad assottigliarsi gli incassi delle edicole derivanti dal loro core business.

I dati ADS sulla diffusione dei quotidiani a dicembre confermano lo scenario di un calo generalizzato per le vendite in edicola di quotidiani rispetto a inizio anno, ossia gennaio 2021, con ben poche eccezioni. Se la sono cavata un po’ meglio i quotidiani locali, che sono riusciti a contenere le perdite, che comunque ci sono state e hanno riguardato la totalità delle testate territoriali prese in esame.

Nello specifico, a dicembre Il Corriere della Sera ha venduto in edicola poco più di 151.000 copie, contro le quasi 166.000 vendute a gennaio 2021, mantenendo saldamente il ruolo di quotidiano più letto dagli italiani. Anzi, ormai naviga in solitaria nel panorama editoriale con un distacco di oltre 50.000 copie rispetto al diretto concorrente di un tempo, La Repubblica .

Il secondo maggiore quotidiano generalista deve infatti fare i conti con una netta contrazione degli acquisti in edicola che hanno portato le copie vendute sotto quota 100.000: per l’esattezza a dicembre sono state 98.697, contro le 114.333 di gennaio 2021. Deciso ribasso anche per La Stampa , l’altra testata ammiraglia del gruppo GEDI, che a dicembre vende 67.224 copie contro le 75.628 con cui aveva inaugurato il primo mese del 2021. In calo anche Il Secolo XIX: 22.916 contro le 27.392 copie di gennaio.

Perde quota, ma meno rispetto ai tre big generalisti, Il Messaggero  che scede a 50.091 copie a dicembre dalle 52.340 di gennaio 2021. Calo limitato anche per Avvenire che a dicembre vende 5.055 copie da 5.575 di gennaio 2021. In flessione le tre testate di QN. Vendite in edicola di 63.694 copie per QN-Il Resto del Carlino,  42.985 per QN-La Nazione e 19.869 per QN-Il Giorno rispettivamente contro 72.112, 49.053 e 21.956 di gennaio.

Tra i quotidiani politicamente schierati, continua la flessione per Il Fatto Quotidiano che archivia il mese di dicembre con 22.793 copie, circa 7.000 in meno rispetto alle 29.626 di gennaio. Peggio ancora per Il Giornale con 31.547 copie a dicembre, 13.000 in meno rispetto alle 44.429 di inizio anno. Perdite più limitate per Libero:  19.190 a dicembre contro le 22.748 di inizio dello scorso anno, mentre continua la corsa per il quotidiano di Maurizio Belpietro, La Verità , le cui vendite salgono a dicembre a 27.502 copie, contro le 25.475 di gennaio 2021.

Male anche i due principali quotidiani economici. Il Sole 24 Ore archivia dicembre con 29.152 copie vendute in edicola, a fronte delle 34.547 di gennaio 2021. Una manciata di copie in meno anche per Italia Oggi : 6.936 a dicembre dalle 7.783 vendute a inizio dello scorso anno.

Situazione controcorrente, infine, per i quotidiani sportivi. La Gazzetta dello Sport vende a dicembre ben 81.079 copie contro le 65.000 di gennaio 2021. Vende più copie in edicola a dicembre anche il Corriere dello Sport : 38.309 dalle 37.245 di gennaio 2021, mentre Tuttosport fa un balzo all’indietro con 21.823 copie vendute a dicembre, ben al di sotto delle 35.356 copie di gennaio 2021.
 

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