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Dall’Europa via libera a 120 milioni a sostegno della carta stampata

02 Novembre 2022

Arriva una boccata d'ossigeno per il settore dell’editoria. La Commissione Europea ha approvato, ai sensi della normativa comunitaria sugli aiuti di Stato, un piano da 120 milioni di euro a sostegno degli editori italiani di quotidiani e periodici. L'obiettivo, come spiega una nota, è quello di garantire la disponibilità di giornali e periodici in tutto il Paese e tutelare la qualità della lingua italiana nelle pubblicazioni cartacee.

I crediti d’imposta coprono fino al 30% dei costi cartacei

I continui rialzi dei prezzi dell’energia e della carta hanno aggravato la crisi strutturale che da anni soffoca il settore, con gravi ricadute anche sulla rete di distribuzione della carta stampata. L'iniziezione di fondi in arrivo da Bruxelles non può dunque che essere ben accolta.

Grazie a questi fondi, ch i edita giornali e periodici avrà diritto a crediti d’imposta che coprono fino al 30% dei costi cartacei sostenuti nel 2021 e nel 2022. Tale misura sarà inoltre applicata anche per gli anni fiscali 2022 e 2023.

Si tratta di un provvedimento che Bruxelles giudica necessario, adeguato agli obiettivi e proporzionato. La settimana scorsa gli editori della FIEG avevano chiesto al Governo guidato da Giorgia Meloni "un patto per l'Informazione" destinando risorse al settore tenuto conto che "il nostro Paese è penultimo nell'Unione europea per risorse dirette pro capite impiegate a favore dell'editoria".

I fondi europei si aggiungono al Fondo Straordinario per l’Editoria

Gli aiuti europei vanno ad aggiungersi al Fondo Straordinario per l’Editoria con cui il Governo Draghi aveva stanziato 90 milioni per il 2022. Uno degli ultimi atti dell’ex Sottosegretario all’Editoria Giuseppe Moles è stato proprio quello di sbloccare tali fondi firmando il Dpcm del 28 settembre scorso.

Con questo atto il Dipartimento per l’Editoria aveva deciso di ripartiti i 90 milioni in quattro precise aree di intervento, destinando una parte anche alla rete di vendita della stampa cartacea, una decisione "storica" che consente per la prima volta alle edicole di beneficiare di una parte dei fondi destinati al settore.

In particolare, dei 90 milioni del Fondo Straordinario per l'Editoria, 15 milioni sono stati destinati per il bonus edicole, 28 milioni per il contributo straordinario sul numero di copie vendute nel 2021, 12 milioni per l’assunzione di giovani giornalisti e professionisti con competenze digitali e per la trasformazione a tempo indeterminato dei contratti giornalistici co.co.co e, infine, 35 milioni come contributo per gli investimenti in tecnologie innovative effettuati dalle tv nazionali e locali, dalle emittenti radiofoniche e dalle imprese editoriali di quotidiani e periodici, comprese le agenzie di stampa.

Al lavoro il nuovo sottosegretario per l’Editoria, Alberto Barachini

Le decisioni di sostegno al settore dell’Editoria passano ora nelle mani del nuovo sottosegretario con delega all’Editoria, il Senatore di Forza Italia Alberto Barachini, che proprio oggi ha prestato giuramento iniziando il suo nuovo percorso professionale.

Toccherà a lui traghettare il comparto verso una riforma di sistema che dia nuovo slancio all’editoria e all’informazione, trovando il modo migliore e più redditizio per le imprese del settore per far coesistere il cartaceo e il digitale, senza dimenticare la rete delle rivendite della carta stampata che merita di essere preservata e rilanciata.

Al suo secondo mandato in Parlamento, Barachini è giornalista, dal 1999 ha lavorato per Mediaset e ha concluso la legislatura passata come Presidente della Commissione di Vigilanza Rai.

"Come primo compito - ha dichiarato ai microfoni di Radio Radicale poco dopo il giuramento - mi sembra totalmente doveroso e rispettoso studiare i dossier che ha lasciato il mio predecessore, che ha fatto molto bene" ha detto Barachini ricordando il lavoro di Giuseppe Moles e assicurando di voler " studiare i dossier e il percorso delle norme già avviate" cercando "di bilanciare gli investimenti con la transizione digitale e anche con le necessità del mondo editoriale".

Barachini ha quindi sottolineato che la pandemia e l'attuale conflitto russo-ucraino rendono "importante  la centralità di un'informazione corretta e sobria" : "credo che non ci sia un momento come questo attuale in cui l’informazione sobria, corretta ed anche efficace nei confronti dei cittadini sia fondamentale. Il cittadino ha diritto di essere informato ma con una modalità che non è quella di dopare, se mi è consentito il termine, la notizia". L'importante, ha dichiarato il neo Sottosegretario, è "dare il più possibile elementi di valutazione ai cittadini" .

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