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Il pluralismo dell’informazione è garanzia di democrazia e va tutelato

26 Luglio 2024

La tradizionale cerimonia della consegna del ventaglio da parte dell’Associazione stampa parlamentare si è trasformata in un’importante lezione, da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sul ruolo e l’importanza dell’informazione che ha ricordato che il pluralismo dell’informazione è garanzia di democrazia. Le parole del Capo dello Stato hanno trovato consenti da parte di tutti i protagonisti del settore: il Sottosegretario Barachini, che era in aula ad ascoltare, il Presidente della FIEG Andrea Riffeser Monti e anche la Segretaria generale della FNSI Alessandra Costante.

“Va sempre rammentato che i giornalisti si trovano a esercitare una funzione di carattere costituzionale che si collega all’art.21 della Carta fondamentale, con un ruolo democratico decisivo”, ha detto Mattarella, osservando che “si vanno, negli ultimi tempi, infittendo contestazioni, intimidazioni, quando non aggressioni, nei confronti di giornalisti, che si trovano a documentare fatti. Ma l’informazione è esattamente questo. Documentazione di quel che avviene, senza obbligo di sconti. Luce gettata su fatti sin lì trascurati. Raccolta di sensibilità e denunce della pubblica opinione. Canale di partecipazione e appello alle istituzioni”.

Ogni atto contro la libera informazione è un atto eversivo contro la Repubblica

“Democrazia è il potere di un popolo informato”, ha detto il capo dello Stato citando Tocqueville ed “ecco perché ogni atto rivolto contro la libera informazione, ogni sua riduzione a fake news, è un atto eversivo rivolto contro la Repubblica”.
Il capo dello Stato ha quindi parlato di “pluralismo dell’informazione” che è “garanzia di democrazia”, un valore al quale “le istituzioni della Repubblica devono rivolgere la massima attenzione e sostegno”.

Anche le piattaforme digitali devono rispettare il pluralismo

Parlando della “nuova legge organica sull’editoria” che le parti dovranno affrontare, Mattarella ha detto che “è inevitabile tener conto della evoluzione tecnologica che ha mutato radicalmente diffusione e fruizione delle notizie”.

In questo ambito, ha detto il Capo dello Stato, “è responsabilità della Repubblica e dell’Unione Europea che i valori del pluralismo si affermino anche nei nuovi ambiti e si creino le condizioni per accompagnare la transizione in atto. Ai giornali, alla stampa, alla radio e alle tv, si sono affiancate oggi le piattaforme digitali, divenute principali responsabili della veicolazione di contenuti informativi. Appare singolare che a un ruolo così significativo corrisponda una convinzione di minori obblighi che ne derivano, con una tendenza, del tutto inaccettabile, dei protagonisti a sottrarvisi”.

Il nuovo Regolamento europeo sulla libertà dei media

Il Capo dello Stato ha quindi ricordato che l’Unione Europea ha approvato, nell’aprile di quest’anno il nuovo Regolamento sulla libertà dei media, “adesso in fase di progressiva attuazione, a partire dal prossimo 8 novembre, per quanto riguarda i diritti dei destinatari dei servizi di media, vale a dire dei cittadini”.

Ha poi voluto ricordare, in sintesi, quelli che sono gli obiettivi del Regolamento: “promozione del pluralismo e della indipendenza dei media in tutta l’Unione, con protezione dei giornalisti e delle loro fonti da ingerenze politiche; pubblicità sui fondi statali destinati a media o a piattaforme; garanzia del diritto dei cittadini alla gratuità e pubblicità delle informazioni; indipendenza editoriale dei media pubblici; protezione della libertà dei media dalle grandi piattaforme; istituzione di un nuovo Comitato europeo per i servizi di media per promuovere una applicazione coerente di queste norme”.

Le reazioni di Barachini, Fieg e Fnsi 

Traendo spunto dalle dichiarazioni di Mattarella, il Sottosegretario Alberto Barachini con delega all'Informazione e all'Editoria ribadisce che l’informazione ha bisogno di regole adeguate al tempo presente ma in grado di tenere conto del futuro e che con Fieg e FNSI ci si sta muovendo in qusta direzione. E condivide pienamente la necessità che anche le piattaforme digitali rispettino il pluralismo. 

“Sottoscriviamo con piena convinzione le parole del Presidente Mattarella sul valore del pluralismo dell’informazione per il funzionamento della democrazia e sulla necessità che le istituzioni rivolgano attenzione e sostegno a tale valore" è stato il commento del Presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti, il quale ha osservato che "i vertici del Governo, fra i quali sono presenti giornalisti, hanno il dovere di rispondere con azioni concrete al richiamo del Presidente della Repubblica”.

La Segretaria generale della FNSI, Alessandra Costante, ha dichiarato che "la Fnsi è pronta ad accogliere il confronto con il Dipartimento per l'informazione e l'editoria su una nuova legge di sistema in un percorso di collaborazione" sottolineando che bisogna restituire al modo dei media punti di riferimento al fine "di tutelare il giornalismo professionale e l'informazione di qualità, agendo su tutte le leve possibili, da quelle legislative a quelle economiche e finanziarie".

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