Calano gli individui in Italia che leggono o sfogliano un titolo stampa. Secondo gli ultimi dati di scenario sistema Audipress edizione 2024/II, sono 31 milioni i lettori complessivi che negli ultimi 30 giorni hanno letto o sfogliato un titolo stampa su carta e/o replica digitale, pari al 59,2% della popolazione.
Nell’edizione precedente (Audicom – sistema Audipress 2024/I), i lettori erano 31,6 milioni, pari al 60,5% della popolazione over 14. I nuovi dati evidenziano quindi una contrazione dell’1,6%, a parità di testate considerate, ben più accentuata rispetto alle flessioni dello 0,2% e dello 0,7% delle precedenti edizioni. Resta comunque invariato il dato in base al quale 6 adulti su 10 leggono almeno un titolo stampa su carta o digitale.
Lettorato di qualità e di valore
Tuttavia, scrive Audicom, “gli indicatori complessivi sulla lettura dei quotidiani e dei periodici in Italia confermano il livello ben bilanciato che il settore riesce a sostenere e delineano il profilo di un lettorato di qualità e di valore, che mantiene un contatto privilegiato e continuo con il mezzo”.
In particolare, per quanto riguarda la provenienza delle copie, prevale l’acquisto diretto (incluso l'abbonamento) che raggiunge il 60,1% dei lettori totali di Quotidiani, il 77,7% dei lettori di Settimanali e il 72,6% dei lettori di Mensili.
Passando alle abitudini di lettura, si registra una frequenza Medio-Alta di lettura pari al 94,4% per i Quotidiani (da 1 a 3 giorni la settimana e da 4 a 7 giorni la settimana), all’82,5% per i Settimanali (da 4 a 8 numeri in 3 mesi e da 9 a 12 numeri in 3 mesi) e del 74,5% per i Mensili (da 4 a 8 numeri in 12 mesi e da 9 a 12 numeri in 12 mesi).
Scendono anche i lettori della copia digitale
La flessione di lettori interessa anche la copia digitale. In base all’ultima rilevazione Audipress sono 7,2 milioni i lettori del formato digitale, pari al 13,7% della popolazione adulta. Nella precedente rilevazione i lettori di tale formato erano 7,4 milioni, pari al 14,1% della popolazione adulta.
Nelle scelte di lettura il formato digitale ha vissuto anni di forte crescita, mentre dal 2022 pare essersi stabilizzato. Nel 2019 la copia digitale era scelta dall’1,5% della popolazione, una percentuale che l’anno successivo era già salita al 3,2%, per poi passare al 5,5% fino a toccare il 7% nel 2022, valore attorno al quale è rimasta per tutto il 2023 e il 2024.
Pare dunque che, nonostante gli sforzi degli editori per far decollare questo mezzo di lettura, anche attraverso il ricorso a politiche di prezzo molto aggressive, la copia digitale sia arrivata ad un punto d'arrivo, incapace di mantenere i ritmi di crescita del passato e confermandosi sostanzialmente un metodo di lettura di nicchia.
Nel dettaglio, la quota maggiore di lettori che sceglie la copia digitale è quella di individui da 45 anni e oltre (3,4 milioni), seguita dalla componente compresa tra 25 e 44 anni (2,5 milioni) e da quella di lettori tra 14 e 24 anni (1,3 milioni).
Trend in flessione per i quotidiani
Per quanto riguarda i Quotidiani, sono 11,2 milioni i lettori su carta e/o digitale replica di almeno una testata in un giorno medio, pari al 21,4% della popolazione oltre i 14 anni, un valore in flessione rispetto agli 11,4 milioni rilevati nella precedente edizione.
Circa la composizione del lettorato, il 61,5% dei lettori sono uomini e il 38,5% donne mentre quasi la metà dei lettori (49%) è rappresentata da individui di età superiore ai 55 anni. I lettori di fascia 35-54 anni rappresentano il 31,9% e quelli della fascia 14-34 anni il 19,1%.
Quanto alle abitudini di acquisto, prevale una particolare preferenza per l’acquisto diretto (49,1%) e una frequenza di lettura Alta (58,4% delle letture) che va da 4 a 7 giorni la settimana.
Consumo in lieve crescita per i settimanali
Per i Settimanali si registra un trend in lieve aumento, con un’audience di 8,5 milioni di lettori di almeno una testata su carta e/o digitale replica negli ultimi 7 giorni, pari al 16,2% della popolazione, contro gli 8,4 milioni della precedente rilevazione. Cresce la copia digitale replica che registra un incremento del 2,5% rispetto all’edizione sistema Audipress 2024/I.
Anche in questo caso si osserva un comportamento di consumo maturo e costante, confermato da una frequenza di lettura Alta nel 49,4% sul totale delle letture dei settimanali (tra 9 e 12 numeri in tre mesi) e dalla prevalenza dell’acquisto personale (69,5% dei casi).
L’audience dei settimanali resta principalmente femminile – il 67,1% del totale dei lettori di questo formato, pari a 5,7 milioni – e un lettorato di 55 anni nel 50,5% dei casi (4,3 milioni), con diploma di licenza media e superiore nel 73,7% dei casi (6,2 milioni).
Meno lettori per i Mensili
Cala l’audience dei mensili, che negli si assesta a 7,6 milioni di lettori di almeno una testata negli ultimi 30 giorni, pari al 14,5% della popolazione adulta, rispetto agli 8 milioni della precedente rilevazione.
Dai dati sui comportamenti di lettura si osserva che il 43,4% delle letture complessive è caratterizzato da una frequenza Media (da 4 a 8 numeri in 12 mesi) e nel 56,4% dei casi la copia letta è acquistata personalmente o da un familiare.
La composizione del lettorato dei Mensili si mantiene stabile rispetto alle edizioni precedenti, con valori simili per i differenti segmenti coinvolti: donne nel 55,4% dei casi (4,2 milioni) e uomini nel 44,6% (3,4 milioni); quote maggiori per i 35-54enni (il 35,5% dei lettori di questo formato) e i 55 anni e oltre (il 34,7%).